Giornata mondiale delle api: una specie da proteggere

Animali impollinatori insieme a farfalle, bombi, colibrì e pipistrelli: da loro dipendono il 90% delle piante selvatiche che fanno fiori, il 75% delle colture alimentari e il 35% dei terreni agricoli. Nonostante siano essenziali per l'esistenza, queste specie sono a rischio di estinzione per l'aumento delle temperature, per l'uso di pesticidi e per le colture intensive
Api © Pixabay

Operose, ben organizzate, matriarcali, mellifere. Una loro puntura è fastidiosa e irritante per gli esseri umani, ma per loro è letale perché muoiono. non bisogna lasciarsi ingannare dal loro piccolo corpo, perché sono una vera e propria forza della natura. Si tratta delle api, animali impollinatori, di cui oggi ricorre la Giornata mondiale, istituita nel 2018 su proposta della Repubblica Slovena con il sostegno di Apimondia, Federazione internazionale delle associazioni di apicoltori.

Non sono solo produttrici di miele, propoli, cera, pappa reale e veleno. Sono animali fondamentali, insieme agli altri impollinatori, per i nostri sistemi agroalimentari e per mantenere in salute gli ecosistemi del nostro mondo. 

Ecco perché il tema della giornata di quest'anno è "Api ispirate dalla natura per nutrirci tutti", che rimarca l'importanza delle api per la nostra esistenza. 

 

In occasione della Giornata mondiale delle api 

La Banca del Germoplasma Vegetale dei Nebrodi – una vera e propria "banca del seme" di specie endemiche, rare, a rischio estinzione, selvatiche o interessanti dal punto di vista agronomico – e l'Ente Parco dei Nebrodi, catena montuosa che si trova a Messina in Sicilia, hanno organizzato un'iniziativa per questa giornata, in collaborazione con i Rangers International – associazione di volontariato impegnata in salvaguardia ambientale, protezione civile e tutela animale – il Comune di Ucria (ME), le scuole e le associazioni ambientaliste. L'iniziativa è inserita del programma della “Settimana europea dei Parchi”. 

I partecipanti all'evento – tra cui gli studenti – potranno visitare la Banca del Germoplasma e il "Giardino dei Semplici" di Ucria per vedere le piante mellifere e assaggiare il miele. 

In ambito internazionale, la FAO ha indetto un contest fotografico che mostri come le api nutrono il pianeta. Sono state inviate oltre 100 foto da tutto il mondo: la vincitrice verrà annunciata oggi. 

 

Api e impollinatori

Gli animali impollinatori sono oltre 200.000 specie sulla terra. Tra di loro ci sono oltre 20.000 specie di api, ma anche farfalle, bombi, pipistrelli e colibrì. Il loro ruolo è trasportare il polline da un fiore all'altro: questo permette la fecondazione e la produzione di semi. 

Dall'impollinazione animale dipende quasi il 90% delle specie di piante selvatiche che fanno fiori, così come più del 75% delle colture alimentari, tra cui frutta, verdura, frutta secca e semi, e il 35% dei terreni agricoli. Grazie al loro lavoro, gli impollinatori non solo aumentano la resa delle colture, ma migliorano anche la qualità e la diversità degli alimenti.

Il numero di questi animali sta, tuttavia, diminuendo. Sono a rischio estinzione quasi il 35% degli impollinatori invertebrati – come le api e le farfalle – e il 17% di quelli vertebrati – come i pipistrelli. Ciò è dovuto a più fattori, tra cui le pratiche agricole intensive, l'alzamento delle temperature, il cambiamento dell'uso del suolo, le monocolture e l'uso massiccio di fitosanitari.

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La crisi degli impollinatori

Le percentuali a rischio di estinzione sono alte. Ecco perché la Convenzione sulla diversità biologica – un trattato internazionale siglato nel 1992 per la tutela della diversità biologica – ha inserito la conservazione e l'uso sostenibile degli impollinatori tra le priorità da rispettare per le parti firmatarie. Già nel 2000 è stata istituita l'Iniziativa Internazionale per gli Impollinatori – IPI – in occasione della Quinta Conferenza delle parti – COP V – per monitorare il declino di questi animali e per promuoverne l'uso sostenibile in agricoltura e negli ecosistemi correlati. Inoltre, l'IPI si occupa anche della mancanza di informazioni tassonomiche sugli impollinatori, di valutare il valore economico dell'impollinazione, l'impatto economico del declino di quest'ultima e la tutela della diversità di questi animali. 

Anche la FAO fornisce assistenza tecnica ai paesi sull'allevamento delle regine e sull'inseminazione artificiale fino a proporre soluzioni sostenibili per la produzione di miele e l'esportazione. 

 

Perché il 20 maggio

Questa data è stata scelta perché in questo giorno, nel Settecento, è nato Anton Janša, di origine sloveno e pioniere dell'apicoltura moderna. Nel 1770 è stato il primo professore di apicoltura delle terre austriache. È grazie a lui se oggi sappiamo che i fuchi fecondano l'ape regina. 

 

Forse non tutti sanno che…

  • Le api possono riconoscere alcuni tratti del viso umano, ad esempio la forma degli occhi e il naso di una persona: sono stati condotti studi in cui alcune api sono state addestrate ad associare i volti ad un premio (una soluzione zuccherina).
  • Le api hanno cinque occhi: i due più grandi, con cui vedono contemporaneamente in diverse direzioni, e tre più piccoli, usati per rilevare i cambiamenti di luce e buio e per orientarsi.
  • Le api possono vedere luce ultravioletta, invisibile all'occhio umano. Grazie a questa capacità, possono seguire le tracce di nettare e polline sui fiori.
  • Una colonia di api può contenerne fino a 60.000: tra di loro ci sono le operaie, femmine sterili che lavorano instancabili e vivono solo poche settimane; i fuchi, cioè i maschi, che vivono per pochi mesi e fecondano la regina, l'ape con il pungiglione, femmina fertile e nutrita a pappa reale. Lei può vivere anche per anni.
  • Le api sono velocissime, più degli altri insetti: volano ad una velocità fino a 24 km/h.
  • Comunicano tra di loro attraverso la danza e gli ormoni: nel primo caso, si tratta della danza dell'oscillazione, usata quando trovano il cibo; nel secondo caso sono usano i ferormoni, rilasciati quando c'è un pericolo o per regolare il comportamento della colonia.