Gubbio possiede uno dei centri storici tra i più ben conservati dell'Umbria, con un impianto urbanistico e architetture che fanno uno dei più significativi esempi di borgo medioevale in Italia. L’itinerario ad anello parte dal cimitero monumentale di Gubbio per giungere fino alle pendici del Monte d’Ansciano percorrendo un piccolo canyon e poi risalendo poi fino alla località Il Coppo. Da qui un’immersione nei verdi boschi che ricoprono il Monte Ingino accompagna una discesa che permette di collegare l’itinerario alla Gola del Bottaccione, famosa per la presenza del Limite K-T (Cretaceo-Terziario, legato all’impatto del meteorite che ha provocato l’estinzione dei dinosauri circa 66 milioni di anni fa). L’ultimo tratto prima di immergersi nel centro storico è sull’acquedotto romano, testimonianza di una storia importante.
Accesso
Gubbio si trova all'incrocio tra la SS452 e la SS219 che la rende facilmente raggiungibile da tutte le aree circostanti.
Itinerario
L'escursione inizia dal parcheggio del cimitero monumentale di Gubbio. Lasciando il cimitero alle spalle, si procede nel suo lato posteriore sulla strada Madonna del Sasso che in breve diventa sterrata. La si percorre in leggera salita lungo il fondo del Fosso Zappacenere, tra il Monte Alto e il Monte d’Ansciano. Arrivati alla piccola chiesetta della Madonna del Sasso (0.30 h), famosa per i suoi pellegrinaggi, si continua e poco oltre si devia a sinistra su terreno dilavato. Si segue la mulattiera tra filari di alberi e campi arati fino a giungere al Rifugio Buca d’Ansciano (700 m, 0.55 h), una struttura gestita dal CAI di Gubbio con panche per pic-nic esterne.
Si continua in salita su evidente mulattiera nel folto del bosco fino a giungere nel piazzale asfaltato del Bar-Trattoria Il Coppo (1.15 h, fontanella). Da qui si procede sul sentiero n.251 sempre immersi in una copertura forestale importante in direzione del Parco di Coppo. Si incontra un piccolo rifugio in legno (Bivacco di Coppo) in una radura tra gli alberi (1.25 h).
Continuando in discesa e seguendo la direzione nord il sentiero entra nuovamente nel bosco. Seguire sempre la numerazione CAI 251, il sentiero termina in un tratturo che in breve arriva su strada asfaltata (2.30 h). Si continua a destra su asfalto e poco oltre si incontra una grande struttura di fronte alla quale si continua su tratturo che aggira una collinetta fino ad arrivare sulla SR298. Procedendo a sinistra e facendo attenzione al traffico si arriva ad un grande parcheggio sul lato sinistro. E’ consigliata da questo punto, prima di proseguire sul sentiero dell’Acquedotto Medioevale, una deviazione per la visita al Limite K-T (proseguire su asfalto principale e dopo circa 200 metri sulla sinistra si trova un pannello esplicativo sull’impatto del meteorite che ha provocato l’estinzione dei dinosauri e il passaggio tra l’era dei rettili e quella dei mammiferi).
Dal parcheggio si prende dall’altro lato della strada il sentiero dell’Acquedotto Medioevale, si passa la Cascata alta del Bottaccione e si procede oltre seguendo un sentiero che taglia il versante ovest del Monte Ingino seguendo l’antica via dell’acquedotto. Passando a fianco delle antiche mura difensive si arriva a Porta Sant’Ubaldo (3.50 h). Dalla porta si scende a destra in una stradina asfaltata secondaria fino a giungere ad un punto panoramico sulla vallata e proseguire per una viuzza in mattoni che conduce in breve tempo alla Cattedrale dei Santi Mariano e Giacomo. Scendendo tra le caratteristiche viuzze si raggiunge Piazza Grande (4h). Da qui si continua ad esplorare a piacimento il centro storico e per il rientro alle auto si prende Corso Giuseppe Garibaldi fino a Porta Romana per poi continuare su via di Porta Romana fino al cimitero monumentale (4.45 h).