Il primo raduno Cai Giovani del Sud Italia

Tre giorni per raccogliere idee, progetti e proposte da parte dei soci under 40. Con la presenza dei rappresentanti delle regioni Basilicata, Campania, Calabria e Puglia


L'articolo è stato scritto da Valentina Guerriero, referente CAI Giovani Sezione di Napoli
 

Si è tenuto nei giorni 21, 22 e 23 luglio nella splendida cornice del Monte Volturino (1835m) in Basilicata il primo raduno CAI Giovani del Sud Italia. Un festival, Volturino Experience, organizzato dall’associazione Oltrelimite, che ha portato numerose persone in camping sul Piano dell’Imperatore (1550m), tra cui le sezioni Giovani Cai progetto avviato ufficialmente nel 2023 e che dopo il Camp GiovanE di Corvara di questo maggio inizia ad assumere una vera e propria concretezza un po’ in tutte le regioni d’Italia. 
 
Il Cai Giovani Basilicata, entrato in contatto con Oltrelimite, è stato presente alla manifestazione con un suo stand, alternando le riunioni per discutere del futuro del progetto Giovani, ad attività di escursionismo, oltre a quelle promosse dalle altre varie associazioni presenti.  


Tre giorni per raccogliere idee, progetti e proposte da parte dei soci under 40, con la presenza dei rappresentanti delle regioni Basilicata (referente Gaetano Iannarelli) e Campania (referente Carmine Nobile), Calabria e Puglia, la referente del tavolo Socializzazione, Lorenza Quintaluce del CAI Napoli, nonché del coordinatore nazionale Stefano Morcelli del CAI Valtellinese di Sondrio, disceso in treno venerdì notte per poter essere a Napoli la mattina di sabato, dove si è unito agli altri soci per poi procedere insieme in macchina verso l’entroterra lucano. Come sempre il CAI, infatti, incentiva all’utilizzo dei mezzi pubblici e alla condivisione delle auto in modo da minimizzare l’impatto ambientale delle attività, al netto delle spesso insufficienti possibilità locali. Sfidando le difficoltà logistiche della regione (i collegamenti ferroviari non erano favorevoli a raggiungere la località senza auto) e le temperature da bollino rosso che hanno caratterizzato il Sud Italia nei tre giorni e che giù a valle si aggiravano di giorno intorno ai 37°, i vari soci hanno in breve dimenticato il viaggio una volta giunti in altezza, dove una straordinaria falesia (che faceva da sfondo alla zona dove si sono accampati) e la manifestazione di Oltrelimite li attendevano, con stand, mercatini e attività di vario tipo (yoga, giri a cavallo, escursioni, spettacoli di acrobatica aerea, concerti in acustica).


Le bellezze del Volturino 

La falesia del Volturino è composta da 5 settori con un totale di 71 vie di arrampicata, di diverso grado di difficoltà, ma in passato, migliaia di anni fa queste rocce erano oggetto di culti pagani e utilizzate come altare; in seguito, con l’avvento del cristianesimo, il culto fu sostituito, come accade di solito, con quello della Madonna, ed infatti, sulla destra  vi è eretta una graziosa chiesetta, il Santuario della Madonna Assunta, Regina del Monte Volturino.

Il luogo è, quindi, di grande pregio sia dal punto di vista storico che naturalistico.  Da parte del CAI Giovani Potenza è stata organizzata l’ascesa al Monte Volturino nella mattinata di domenica (400m dislivello, E, 5 km), tra le montagne più importanti della regione, vetta raggiunta in pochissimo tempo, seguendo un piacevole percorso ad anello. Tra le guide Simona De Rosa, accompagnatore d’escursione (AE) della Sezione di Potenza, nonchè membro della Commissione Centrale per l’Escursionismo e Cicloescursionismo (CCE-C), importante risorsa per il progetto CAI Giovani, insieme ai tanti altri ragazzi che potranno essere d’aiuto nelle prime fasi di organizzazione e crescita dei progetti della fascia 18-40.
 

Idee e progetti
L’area camping dei giovani soci CAI era proprio a pochissimi metri dalla Pietra del Brigante, area di arrampicata libera e luogo di dibattito dove si è deciso in che direzione muoversi per il prossimo anno. Come ci spiega Gaetano, referente del CAI Giovani Basilicata: «L’idea del raduno nasce proprio dall’esigenza di fare rete tra i giovani del Sud iscritti al Club Alpino Italiano. Il numero esiguo di iscritti under40 in diverse sezioni delle regioni coinvolte suggerisce di fare squadra, di incontrarsi, cercando di creare momenti condivisi, soprattutto sportivi, per attrarre altri giovani nelle nostre sezioni e permettere a noi tutti di vivere la montagna nel modo giusto, nel rispetto della natura e con consapevolezza, concetti alla base del nostro sodalizio. Questo ho proposto ai referenti delle altre tre regioni coinvolte, che con entusiasmo hanno condiviso e sostenuto l’iniziativa». Carmine, referente della Campania, regione presente con il più alto numero di partecipanti, ci racconta: «L’incontro ha rappresentato il punto di partenza per le prossime tappe che insieme andremo ad affrontare: attività, progetti, incontri e gemellaggi tra gruppi sezionali, inoltre è stato un importante momento di confronto per discutere anche della formazione dei soci, e di come essi possano avvicinarsi ai corsi per assumere qualifiche e titoli in diverse discipline da mettere a disposizione delle proprie sezioni così da rendere i giovani parte attiva del sodalizio».
 
Quindi, in modo inizialmente molto informale, all’ombra dei faggi (molti dei quali, sul Volturino, secolari) sono avanzate le prime proposte Giovani. Che, come si evince dalle parole dei referenti, consistono principalmente nell’idea di sviluppare un calendario di attività dedicato solamente ai soci Giovani, in modo tale da attrarre sia i soci già iscritti che avvicinare nuovi ragazzi alla montagna, e formarli attraverso corsi CAI in modo che loro stessi possano istruire nuove persone in futuro. In quest’occasione è stata anche stilata una lista delle principali e più spettacolari falesie del Sud Italia dove poter organizzare altre attività, come quelle di Maratea, Positano, San Vito-Caposele o Capo d'Orso di Maiori. «L’indirizzo del dibattito è stato chiaro. Eventi sportivi, principalmente legati all’arrampicata e minimo di due giorni, saranno organizzati nelle varie regioni in località tra le più belle del meridione, che possano attrarre anche altre sezioni del Sud non ancora coinvolte, ma a cui saranno ovviamente invitate anche quelle del resto d’Italia. Parallelamente saranno organizzati corsi per far accedere più agevolmente possibile gli iscritti under40. Escursionismo, arrampicata e alpinismo giovanile, sono le attività emerse come quelle di maggiore interesse da interviste realizzate sul posto durante la tre giorni»

 

 
«L’energia è stata tanta, le idee condivise alimenteranno i tavoli che apriremo nei prossimi mesi. Soprattutto questo autunno sarà per noi determinante per costruire il nostro 2024, per questo chiediamo a tutte le sezioni del Sud di contattarci, di collegarsi ai propri referenti regionali e sezionali e di contribuire a disegnare un futuro più a misura dei giovani iscritti. Vi stiamo aspettando!» (Gaetano Iannarelli). Per quanto riguarda la comunicazione, è già deciso che ogni gruppo Giovani delle diverse sezioni del Sud Italia dovrà avere un suo canale social dedicato, preferibilmente su Instagram. Per alcune sezioni i social già stanno iniziando da alcune settimane/mesi a svilupparsi, mentre dove mancano saranno lanciati a breve. 


 
L’ultima parola è lasciata a Stefano Morcelli, coordinatore nazionale del GdL Giovani, per un commento su quanto vissuto al raduno: «l'impegno e il lavoro fatto da queste ragazze e ragazzi è stato molto, desidero ringraziarli tutti per essere riusciti a creare una occasione importante di crescita che alimenta lo spirito di coesione e comunità all'interno del Cai, per proiettarlo verso una significativa diffusione in questi territori. Sono sinceramente grato per l'opportunità di aver passato dei bei momenti con loro alla scoperta di luoghi diversi da quelli a cui sono abituato nelle Alpi, ma che non hanno nulla da invidiare per bellezza e peculiarità. Sono profondamente convinto dell'importanza del loro operato futuro anche da un punto di vista sociale: la loro volontà di scoprire, vivere e tutelare queste zone attraverso le attività culturali e in ambiente potrà avere un forte impatto nel contrastare il fenomeno dello spopolamento nelle aree interne e in tutto il Sud Italia».