Inaugurato ai piedi del Cevedale il Centro Glaciologico Careser

Nel cuore del Parco Nazionale dello Stelvio nasce il Centro Glaciologico Careser, un luogo in cui scoprire la storia dei ghiacciai

Nell’Anno Internazionale per la Conservazione dei Ghiacciai, l'Italia sta dimostrando un significativo impegno nel promuovere iniziative atte a sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza di preservare il nostro fragile e prezioso patrimonio glaciale. Nel primo semestre del 2025 si è assistito a un moltiplicarsi di eventi di divulgazione, educazione ambientale, promozione turistica consapevole, nati allo scopo di accendere un faro sull’emergenza climatica e sulla necessità di contrastare il declino dei ghiacciai, partendo da piccoli gesti quotidiani che possono fare la differenza, fino ad arrivare ai grandi progetti di ricerca scientifica. E ancora c'è tanto in programma.

Nel mese di luglio, segnato da diverse ondate di calore e anomalie termiche significative, e dal raggiungimento nella giornata del 23 luglio del Glacier Overshoot Day, in Trentino si celebra l’apertura di un nuovo spazio informativo, dove poter scoprire presente, passato e futuro degli ambienti glaciali: il Centro glaciologico Careser.

 

Scoprire i ghiacciai…tra i ghiacciai!

Il Centro glaciologico, inaugurato domenica 27 luglio, è situato a 2.600 metri nel cuore del Parco Nazionale dello Stelvio, ai piedi del Cevedale. Incastonato tra le vette della Val de la Mare, è stato realizzato all’interno di una palazzina messa a disposizione dal Gruppo Dolomiti Energia, nei pressi della diga del Lago del Careser (Peio, TN), bacino artificiale realizzato negli anni Trenta del secolo scorso, per sfruttare le acque di fusione dei ghiacciai per la produzione di energia elettrica. 

Obiettivo del Centro è di rappresentare un punto di riferimento per chi desideri comprendere il processo evolutivo dei ghiacciai e le sfide del futuro. All’interno della struttura sono disponibili per i visitatori plastici, fotografie storiche e pannelli descrittivi, che consentono di intraprendere un viaggio nella storia dei ghiacciai, con un focus particolare sui quelli che ancora resistono nella Val de la Mare: il ghiacciaio de La Mare e del Careser.

L’immersione nel mondo dei ghiacci non inizia in realtà soltanto una volta varcata la soglia del Centro. Per raggiungere la diga è infatti affrontare a piedi “Percorso dei ghiacciai”, itinerario che offre la possibilità, soprattutto se accompagnati da guide esperte, di leggere nell’ambiente alpino i segni lasciati dal passaggio dei ghiacciai.

 

Un progetto corale

La nascita del Centro deriva da una idea della Commissione Glaciologica della Società degli Alpinisti Tridentini (SAT), che ha trovato il supporto del Parco Nazionale dello Stelvio e di numerose strutture provinciali ed enti di ricerca. Un progetto “corale” dunque, come è stato definito in sede inaugurale dall’assessore alle aree protette Mattia Gottardi, “nato dalla passione per la montagna e dalla volontà di trasmettere conoscenza, memoria e consapevolezza”.

Un progetto in linea con i compiti definiti dallo Statuto della SAT, ovvero la difesa, la tutela delle montagne e la divulgazione delle informazioni raccolte, come evidenziato dal Presidente SAT Cristian Ferrari. Un centro divulgativo che nasce nel posto giusto, lì tra le vette dove i ghiacciai possono ancora essere ammirati e compresi nella loro fragilità, poco distante da una diga che ricorda l'importante ruolo dei ghiacciai quali risorsa idrica.

“Questo luogo è inoltre un ottimo osservatorio sugli effetti che il cambiamento climatico sta esercitando alle alte quote”, ha tenuto a sottolineare il Presidente della Commissione Glaciologica di SAT Enrico Valcanover, ricordando che nell'arco di un solo decennio, dal 2011 al 2023, il Trentino abbia perso circa un terzo della superficie delle aree glacializzate, che attualmente si attesta su poco più di 20 chilometri quadrati. 

Un luogo dunque in cui potersi emozionare di fronte alla meraviglia degli ambienti glaciali ma anche e soprattutto riflettere sulla responsabilità nei confronti delle generazioni future, che meriterebbero di godere della bellezza e del valore dei ghiacciai, principali riserve d'acqua dolce del mondo.

Il Centro glaciologico sarà accessibile tutti i giorni dalle 8.00 alle 16.30, con ingresso gratuito e libero, fino al 30 settembre 2025.