Italia K2 - Racconto di una spedizione straordinaria

7 Puntate Nel 1954 gli italiani salirono per la prima volta il K2, seconda montagna della Terra (8611 m). Il podcast offre il punto di vista del cine-operatore Fantin, che filmò le straordinarie immagini della spedizione CAI-CNR da cui fu realizzato il film "Italia K2" di Marcello Baldi. Il suo sguardo inedito e poetico, contenuto nel diario "K2 - Sogno vissuto" (Cai Edizioni 2024), dialoga a distanza con altri grandi alpinisti contemporanei, come Kurt Diemberger, Reinhold Messner e Tamara Lunger. La serie podcast è realizzata da Mauro Bartoli, prodotta da Lab Film e Club Alpino Italiano, con il Museo Nazionale della Monagna di Torino e il sostegno del Gruppo Cassa Centrale - Credito Cooperativo Italiano. Montaggio e sound design di Lorenzo K. Stanzani. I 10 episodi usciranno uno a settimana.
Mauro Bartoli "Italia K2 - Racconto di una spedizione straordinaria" è una serie podcast di Mauro Bartoli. Montaggio e sound design Lorenzo K. Stanzani. Produzione Lab Film e Club Alpino Italiano conil Museo Nazionale della Montagna di Torino e il sostegno del Gruppo Cassa Centrale - Credito Cooperativo Italiano. Ascolta "Promo - Un racconto straordinario" su Spreaker.
Mauro Bartoli Ep. 1 - Durante le ricerche nell’archivio di Mario Fantin, conservato dalla nipote Valeria, viene trovato il suo taccuino originale, quello che aveva sul K2, nel quale prendeva appunti e disegnava le inquadrature da realizzare. Il taccuino e il diario di Fantin ci consentono di seguire la spedizione da un punto di vista unico e originale: quello del cineoperatore che deve raccontare per immagini la grande spedizione in Karakorum del 1954. La puntata chiude con la domanda che Mario Fantin si pone e che fa anche a noi: di fronte a questa possibilità di partire verso l’ignoto, ad esplorare un mondo sconosciuto, noi cosa faremmo? Con Kurt Diemberger, Tamara Lunger, Reinhold Messner, Valeria Tomesani.
Mauro Bartoli Ep. 2 - Negli anni ‘50 è in atto una corsa internazionale per la conquista degli Ottomila, le più alte montagne del pianeta. È da poco finita la Seconda guerra mondiale e il conflitto tra le nazioni si sposta da una dimensione orizzontale a una verticale. Scalare un colosso himalayano richiede tecnologie importanti, organizzazione perfetta e una squadra di grandi alpinisti. La spedizione del 1954 è molto importante per l’Italia, perché riuscirci significa poter dimostrare al mondo di essere in grado di compiere una grande impresa. A documentare tutto è Mario Fantin, uno sconosciuto cineoperatore bolognese, che confida al suo taccuino lo stupore di poter essere lì a raccontare una spedizione così straordinaria, che rimarrà nel tempo grazie alle sue immagini. La puntata chiude con la domanda che Mario Fantin si pone e che fa anche a noi: cosa resta di ciò che viviamo? Solo quello che si può raccontare diventa memoria, tutto il resto si perde come un sospiro nel vento… Con Daniela Berta, Augusto Golin, Roberto Mantovani, Reinhold Messner. Brani dal film “Preludio alpino al K2” (regia di Mario Fantin, 1954).
Mauro Bartoli Ep. 3 - L’organizzazione di una spedizione come quella del ’54 è una macchina gigantesca. L’Italia partecipa mettendo a disposizione tecnologia e nuovi materiali, per dotare gli alpinisti del meglio che il paese può produrre. Nello sterminato archivio di Ardito Desio, solo recentemente aperto agli studi, si trovano importanti documenti, carte inedite e curiosità che per la prima volta si raccontano. Un capo-spedizione, dodici forti alpinisti e un cine-operatore sono pronti a partire. Andranno lontano, non sanno cosa li aspetta. La puntata chiude con una frase di Mario Fantin che ci stimola a porci una domanda: quello che ci accade di straordinario, dipende in realtà da noi? Con Roberto Mantovani, Giuseppe Muscio, Valeria Tomesani Brani dal film "Preludio alpino al K2", regia di Mario Fantin. Letture dal diario "K2 - Sogno vissuto", di Mario Fantin (CAI Edizioni 2024).
Mauro Bartoli Ep. 4 - Il gruppo degli alpinisti viene selezionato tra i migliori scalatori, a rappresentare tutto l’arco alpino italiano. Ogni partecipante deve svolgere anche altre mansioni, ad esempio Erich Abram, tecnico dei frigoriferi, si occupa delle bombole di ossigeno. La preparazione richiede di superare test scientifici, per verificare come il fisico degli alpinisti reagisce all’altitudine, allo sforzo estremo, allo stress dato dalla fatica, dalla mancanza di ossigeno, dal freddo che congela. Una prova durissima che si supera da soli, con la propria forza di volontà, senza un pubblico che possa dare il proprio sostegno. Saranno da soli ad affrontare la montagna. La puntata chiude con una frase scritta da Mario Fantin sul diario, nella quale dichiara che si parte per l’impresa lasciando tutto, senza un compenso, senza uno scopo pratico. Quindi cosa lo spinge a partire? La risposta è negli ideali. Con Carla Setti Abram, Tamara Lunger, Roberto Mantovani Brani dai film: “Preludio alpino al K2” (regia di Mario Fantin); “Italia K2” (regia Marcello Baldi). Documentazione cinematografica Mario Fantin. Letture dal diario “K2 sogno vissuto”, di Mario Fantin (CAI Edizioni, 2024).
Mauro Bartoli Ep. 5 - Marzo 1954, la nave Asia lascia il porto di Genova. Nella stiva trasporta il materiale per la spedizione. Dopo un viaggio di oltre settemila chilometri, il gruppo si ricompone: sono 12 alpinisti, un cineoperatore, 4 scienziati e il capo spedizione Ardito Desio. L’ultimo tratto deve essere percorso a piedi. Le attrezzature vengono divise in casse di legno da portare a spalla. Una lunga colonna di centinaia di persone inizia la marcia: una lunghissima salita di oltre duecento chilometri e quasi tremila metri di dislivello, lungo deserti sassosi e scuri, fino ad arrivare al bianco accecante della neve e del ghiaccio.Poi finalmente saranno alle pendici del K2.Inizia così l’impresa leggendaria della scalata. La puntata chiude con una frase che sottolinea come, anche di fronte a questa grande impresa, tanti ironizzano con cattiveria e quasi sperano nel fallimento. Cosa spinge a pensare male, a gettare dubbi su tutto, come sabbia negli ingranaggi? Con Kurt Diemberger. Brani dai film: “Figure e pietre del Pakistan” (regia di Mario Fantin), “Italia K2” (regia Marcello Baldi, documentazione cinematografica Mario Fantin). Letture dal diario “K2 . Sogno vissuto” di Mario Fantin (CAI Edizioni 2024).
Mauro Bartoli Un aereo sorvola il Karakorum per vedere dall’alto il K2. Fantin gira “immagini senza precedenti, da una visuale che nessun occhio umano ha mai veduto prima”. Ardito Desio tiene gli occhi fissi sulla cima. Sono oltre vent’anni che studia come scalare la grande montagna. Sulla vetta del K2 deve sventolare la bandiera italiana. Difronte a questo obiettivo, ogni cosa passa in secondo piano. Anche fare il film della spedizione. L’organizzazione è militare: uno ordina, gli altri obbediscono o tornano a casa. Gli ordini di Desio sono che il cineoperatore deve lavorare da solo, senza chiedere aiuto, senza distrarre gli alpinisti. Quello di Fantin sarà un lavoro durissimo. Fantin riprende i portatori e si chiede cosa pensano della spedizione, che mette a rischio la vita per salire una montagna. La puntata chiude ponendoci la stessa domanda: noi guardiamo gli altri e li vediamo attraverso la nostra cultura, i nostri valori e sulla base di questo li giudichiamo. Ma gli altri come ci vedono? Con Roberto Mantovani, Giuseppe Muscio, Valeria Tomesani. Brani dai film: “Italia K2”, regia Marcello Baldi (documentazione cinematografica Mario Fantin). Letture dal diario “K2 -Sogno vissuto” di Mario Fantin (CAI Edizioni 2024)