Manlio Pellizon riconfermato alla Vicepresidenza generale del Cai

Le votazioni si sono tenute nelle giornate di ieri e oggi ad Assisi (PG), nel corso dell’Assemblea dei Delegati 2024 del Club alpino italiano
Da sx Manlio Pellizon e Antonio Montani © Cai

Manlio Pellizon (sessant’anni, iscritto alla Sezione XXX Ottobre di Trieste) è stato riconfermato oggi alla Vicepresidenza generale del Club alpino italiano per il prossimi triennio.
Le elezioni si sono tenute nelle giornate di ieri e di oggi ad Assisi (PG), nel corso dell’Assemblea dei Delegati 2024 del Cai.

All’assemblea hanno partecipato 438 delegati con 288 deleghe, in rappresentanza di 300 Sezioni di tutta Italia, per un totale di 726 voti disponibili.
Pellizon ha ricevuto 437 voti, mentre l’altra candidata, Fabiola Fiorucci, 273.

Il Comitato Direttivo Centrale del Cai è quindi composto dal Presidente generale Antonio Montani, dai Vicepresidenti generali Giacomo Benedetti, Laura Colombo e Manlio Pellizon e dal Componente aggiunto Angelo Schena.

«Ringrazio tutti i delegati per la fiducia che mi hanno rinnovato», ha affermato Pellizon. «Potrò così proseguire i progetti iniziati partendo dalle sezioni, che costituiscono la cellula essenziale della nostra associazione. Voglio citare uno dei padri del nostro alpinismo, Antonio Berti: “tutto quello che noi cerchiamo lassù non è l’ orgoglio o la gloria, ma la bellezza e la gioia».

La relazione del Presidente generale Antonio Montani © Cai

Relazione generale annuale del Presidente generale

Questa mattina il Presidente Antonio Montani ha aperto la relazione generale annuale ringraziando per l’alta partecipazione all’assemblea, per poi proseguire nel condividere i risultati raggiunti e i prossimi obiettivi dell’attuale direttivo.

L’importanza dei giovani e il loro coinvolgimento nella vita dell’associazione, il rilancio della centralità dell’alpinismo e l’accreditamento internazionale sono tra le principali attività avviate concretamente a beneficio del prossimo futuro del Cai.

Montani ha così citato alcune progettualità in corso, come il “Cai Eagle Team”, pensato per le alpiniste e gli alpinisti del futuro, e la spedizione alpinistica femminile italo-pakistana “K2-70” e la sua ampia progettualità sociale, oltre al crescente coinvolgimento e riconoscimento delle competenze del Club alpino italiano in materia di sentieristica, formazione e frequentazione responsabile da parte delle istituzioni italiane ed estere e delle associazioni alpinistiche internazionali.

Il Presidente ha infine sottolineato l’importanza di continuare a vigilare sulle politiche ambientali e sociali per la montagna, al fine di contribuire alla loro salvaguardia e sviluppo sostenibile.

«Vedo un Cai in salute che dimostra, grazie ai suoi volontari, il proprio costante impegno per il bene della montagna», ha concluso il suo intervento Antonio Montani.

Antonio Montani (sx) consegna la pergamena ad Andrea Mellano (dx) © Cai

Andrea Mellano Socio onorario del Cai

L’Assemblea ha nominato Socio onorario del Club alpino italiano Andrea Mellano, iscritto alla Sezione Uget di Torino e Accademico dal 1961. 
Astigiano classe 1934, Mellano, tra i più grandi alpinisti della sua generazione, è stato il primo italiano a salire le tre “terribili” pareti nord delle Grandes Jorasses, dell’Eiger e del Cervino. 

«Andrea è una delle persone più poliedriche del nostro mondo», ha affermato il Consigliere centrale del Cai Bruno Roberti, che in sala ha letto la “laudatio”. «Ha vissuto tutte le vicende della guerra e le ristrettezze economiche, ma ha avuto la forza di farsi strada partendo da semplice apprendista operaio in una piccola fabbrica e, studiando di sera, si è laureato in architettura con il massimo dei voti, per diventare poi collaboratore di Renzo Piano. Mellano è stato poi un alpinista che, pur conosciuto a livello internazionale, non è comparso quasi mai su editoria di montagna, cronache e social media. È una persona riservata, un classico alpinista del suo territorio e fuori dal “circo mediatico”, ma anche un uomo con una visione avveniristica, moderna e attenta anche ai mutamenti sociali e alpinistici, che precorre i tempi ed è stato capace di passare dalla nord dell’Eiger all’arrampicata sportiva e alle competizioni di questa disciplina. Andrea è stato tra i fondatori della FASI (Federazione Arrampicata Sportiva Italiana), di cui è stato presidente per un decennio».

Tra gli applausi dell’assemblea, Mellano ha ricevuto la pergamena dalle mani del Presidente generale del Cai Antonio Montani.