
È online il nuovo numero del Bollettino del Comitato Scientifico Centrale del CAI, un appuntamento ormai imprescindibile per chi vuole approfondire i temi della ricerca naturalistica, storica e ambientale in montagna. Un vero e proprio fiore all’occhiello dell’attività scientifica del CAI, capace di raccontare con rigore e passione quanto viene portato avanti sia a livello centrale sia nei territori, grazie al lavoro congiunto di studiosi e soci volontari.
Questo numero di ottobre 2025 si apre con un ampio contributo dedicato al progetto di Citizen Science del Comitato Scientifico Centrale, che ha coinvolto numerosi soci in attività di ricerca naturalistica, culturale e antropologica lungo alcune tappe del Sentiero Italia CAI. Il testo presenta i primi risultati del progetto pilota e propone nuove prospettive di sviluppo per il futuro, confermando l’importanza del coinvolgimento diretto dei soci nella raccolta e nell’analisi dei dati scientifici.
Il secondo articolo affronta il tema dei sentieri effimeri, itinerari glaciologici che rappresentano un prezioso strumento di divulgazione scientifica e sensibilizzazione ambientale. Tra le firme, anche quella di Claudio Smiraglia, past president del Comitato e tra i massimi esperti di glaciologia a livello nazionale.
Il cambiamento climatico è protagonista anche del contributo successivo, dedicato a vent’anni di monitoraggio (2003-2024) delle variazioni della vegetazione di pascolo nelle Alpi Marittime, un lavoro di grande valore scientifico che documenta le trasformazioni in atto negli ecosistemi alpini.
Non manca un approfondimento di taglio più pratico e divulgativo sull’uso delle acque in montagna e nelle aree remote a fini potabili, utile per escursionisti, gestori e tecnici ambientali.
La chiusura è affidata alla terza parte di un viaggio storico lungo il confine tra il Ducato di Parma e lo Stato Sardo, una ricerca che intreccia geografia e storia, alla scoperta di antiche testimonianze custodite dal paesaggio montano.
Tra le novità di questo numero, l’introduzione della repertazione DOI per gli articoli pubblicati, che permetterà di rendere le ricerche più accessibili e consultabili dalla comunità scientifica internazionale, rafforzando il ruolo del CAI come interlocutore autorevole nel panorama della ricerca montana.
Come sempre, il bollettino è liberamente scaricabile dal sito del Comitato Scientifico Centrale all’indirizzo www.csc.cai.it.