Parco Dolomiti Bellunesi: al via il rinnovo della Carta Europea del Turismo Sostenibile

Il 25 settembre a Sedico il primo incontro pubblico di presentazione del progetto
Busa delle Vette Salita al Dal Piaz
Salita al Rifugio Dal Piaz © Archivio PNDB - Enrico Vettorazzo

Per promuovere e migliorare l’offerta turistica dei Parchi naturali e dei territori vicini è nata nel 2001 la Carta Europea del Turismo Sostenibile (CETS), uno strumento che consente di realizzare azioni concrete di fruizione turistica sostenibile. Un tema oggi di grandissima attualità, soprattutto nell’area dolomitica.

Elemento centrale della Carta è la collaborazione tra tutte le parti, pubbliche e private, che programmano e realizzano insieme un piano quinquennale di attività, coniugando le esigenze di tutela della natura con quelle della fruizione turistica. La procedura di conferimento è gestita da Europarc Federation, associazione che raggruppa centinaia di Parchi e aree protette in tutta Europa.

Il Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi ha ottenuto la CETS nel 2015 e nel 2020, acquisendo maggiore visibilità internazionale ed entrando a far parte di una rete che oggi comprende 87 aree protette in 12 Paesi europei. Poiché la certificazione ha validità quinquennale, il Parco è ora chiamato a rinnovarla per il periodo 2026-2030.

Per avviare il percorso di rinnovo è necessario elaborare un nuovo Piano d’azione, frutto del confronto tra il Parco e le realtà locali. La prima tappa sarà l’incontro pubblico fissato per giovedì 25 settembre alle ore 16:30, presso la sala conferenze della biblioteca civica di Sedico (Via Alcide De Gasperi 20).

Durante l’appuntamento saranno presentate le azioni e i progetti realizzati nel quinquennio 2020-2025, verranno raccolte le adesioni di enti, associazioni, consorzi e operatori privati interessati a condividere una strategia di turismo sostenibile, e sarà definito il calendario dei lavori per la redazione del dossier di candidatura.

“La certificazione CETS ottenuta nel 2015 – ha dichiarato il Commissario Straordinario Ennio Vigne – ha permesso di creare una rete di collaborazioni tra il Parco e molti enti pubblici, associazioni, imprese private, che hanno lavorato assieme, creando opportunità di fruizione turistica rispettose dell’ambiente. La decisione di rinnovare la CETS per altri cinque anni nasce dalla volontà del Parco di rafforzare questa rete di collaborazione, perché siamo convinti che solo attraverso la partecipazione di tutti gli attori presenti nel nostro territorio sia possibile garantire una gestione del turismo davvero sostenibile, l’unica che può assicurare il benessere economico delle popolazioni locali garantendo al tempo stesso la tutela del nostro patrimonio naturale e paesaggistico. Gli effetti negativi di un turismo senza regole sono sotto gli occhi di tutti, soprattutto nella regione dolomitica. La CETS è uno strumento concreto per affrontare e cercare di risolvere il problema, per questo auspico la più ampia partecipazione agli incontri organizzati dal Parco”.

L’incontro di Sedico rientra anche tra le giornate per la trasparenza organizzate dall’Ente Parco per illustrare le proprie attività, ai sensi del D. Lgs. 33/2013.