Scanno: trovati morti due orsi marsicani in un invaso artificiale

Due giovani orsi marsicani sono annegati nell’invaso di innevamento di Colle Rotondo, fuori dal Parco Nazionale d’Abruzzo. Avviati accertamenti sulle cause.
Gli orsi nell'invaso © Facebook PNALM

Due giovani esemplari di orso bruno marsicano sono stati rinvenuti privi di vita all’interno dell’invaso per l’innevamento artificiale situato in località Colle Rotondo, nel territorio comunale di Scanno, fuori dai confini del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise.

La segnalazione è arrivata nella mattinata di mercoledì 7 maggio. Sul posto sono intervenuti immediatamente i guardiaparco e i tecnici dell’Ente per effettuare i primi rilievi. Gli animali, entrambi maschi nati lo scorso anno, sono stati recuperati e i loro corpi posti sotto sequestro. Le salme saranno trasferite all’Istituto Zooprofilattico di Teramo, dove verranno sottoposte ad accertamenti necroscopici e tossicologici per chiarire le cause del decesso e stabilire se si tratti esclusivamente di annegamento.

 

L'invaso di Colle Rotondo

L’invaso di Colle Rotondo non è nuovo a segnalazioni critiche: già nel 2021 l’associazione “Salviamo l’Orso” aveva effettuato un intervento di messa in sicurezza installando quattro griglie metalliche sulle sponde. Secondo quanto riferito, queste strutture sono state danneggiate e rese inservibili dal peso della neve e del ghiaccio accumulatosi nei mesi invernali.

Proprio in considerazione della vulnerabilità dell’infrastruttura, le associazioni “Rewilding Apennines” e “Salviamo l’Orso”, in collaborazione con il Parco e il Comune di Scanno - responsabile della gestione dell’impianto - stavano definendo un nuovo piano di messa in sicurezza definitiva, che includeva anche la recinzione perimetrale dell’invaso. Quest’ultima, a quanto sembra, presentava già evidenti criticità e avrebbe consentito agli orsi di accedervi e scivolare in acqua senza possibilità di risalita.

La notizia ha suscitato profondo rammarico tra i tecnici e gli operatori impegnati nella tutela dell’orso bruno marsicano, una specie simbolo dell’Appennino e a rischio critico di estinzione. “È difficile descrivere lo stato d’animo che proviamo di fronte a questa perdita - si legge in una nota del Parco - non si tratta solo di dispiacere, ma di un dolore profondo che apre a mille domande”.

Il presidente del Parco, Giovanni Cannata, ha ribadito la necessità di un’azione più decisa e coordinata per la conservazione dell’habitat e della fauna selvatica. “Avere la responsabilità della tutela significa poter agire senza sé e senza ma, in un quadro normativo che ci consenta di intervenire in modo efficace, anche nei territori limitrofi al Parco”, ha dichiarato. Cannata ha inoltre lanciato un appello alle Istituzioni competenti, dal Ministero dell’Ambiente alle Regioni, affinché venga riconosciuta la priorità di intervento per la salvaguardia dell’orso marsicano, anche in termini di risorse.

Il Parco ha assicurato che verranno forniti aggiornamenti non appena saranno disponibili i risultati delle analisi e che la vicenda sarà seguita con la massima attenzione.


La posizione del Gruppo Grandi Carnivori

Questo episodio è purtroppo un ulteriore durissimo colpo per il futuro di questa preziosissima sottospecie, già in grande difficoltà di sopravvivenza a causa dell’esiguo numero di esemplari presenti.
Dal sentimento di rabbia e di profondo sconforto di tutti coloro che hanno a cuore la conservazione di questo emblematico animale, sarebbe opportuno nascesse, davvero, una reale unità di intenti nel fare tutto il possibile per evitare che casi simili possano succedere ancora e per placare una crescente ed inutile tensione sociale che negli ultimi anni sta -secondo noi- destabilizzando ed inquinando il clima necessario per poter davvero fare il bene del marsicano.
Come GGC del CAI riteniamo che bisogna ritrovare, il prima possibile, un dialogo ampio e condiviso, in modo da impegnarsi tutti per il raggiungimento dello stesso obiettivo, dando fiducia, sostenendo ed affiancando -anche criticamente se necessario- ma con lealtà ed in modo costruttivo, coloro i quali hanno il ruolo istituzionale per agire. 
Che siano decisioni tecniche, strutturali, inerenti la conservazione della natura, le infrastrutture, la comunicazione o il controllo del territorio, è indispensabile essere più coordinati, rapidi, decisi e disponibili ad operare per il bene dell’orso bruno marsicano.