Area di cantiere a Ferentillo
Vasca di laminazione
Stato attuale dei lavori della cabina di trasformazione a Ferentillo
Area di cantiere a FerentilloÈ stato rigettato il ricorso, perché tardivo, proposto dall'associazione "Amici della Terra" al Tar Umbria per chiedere la revoca dell'autorizzazione unica, rilasciata dalla Giunta regionale a E-Distribuzione, per la costruzione di una Cabina Primaria di trasformazione per l'alta tensione sul territorio di Ferentillo, nella Valnerina.
Il ricorso è stato presentato a settembre e la sentenza del TAR è stata pronunciata a fine novembre. Ma ripercorriamo la vicenda per capire meglio le questioni in gioco.
Ferentillo e la Valnerina
Ferentillo è un comune della Valnerina, in provincia di Terni. È attraversato dal fiume Nera ed è compreso nel Parco fluviale del Nera, un'area naturale protetta di circa 2.200 ettari. Il Parco è uno dei 102 siti della Rete Natura 2000 presenti in Umbria.
In particolare, il territorio della Valnerina è anche una Zona di Conservazione Speciale – ZCS (tutelata per la conservazione di habitat naturali e seminaturali, di flora e fauna, in base alla Direttiva Habitat) e la Bassa Valnerina è una Zona di Protezione Speciale – ZPS (una zona tutelata per la conservazione degli uccelli, in particolare quelli migratori, secondo quanto previsto dalla Direttiva Uccelli). Ferentillo rientra nella zona della Bassa Valnerina.
Il comune rientra inoltre nella Fascia A del Piano di assetto idrogeologico – PAI – ossia zona a massimo rischio idrogeologico per le esondazioni del fiume Nera.
La proposta di costruzione della cabina di trasformazione
È su questo territorio che Enel Distribuzione ha chiesto un'autorizzazione alla Giunta regionale Umbria per costruire una cabina primaria di trasformazione per l'alta tensione.
La cabina primaria di trasformazione – o di alta tensione – riceve energia dalla rete di trasmissione nazionale, ne abbassa la tensione e la distribuisce sui territori locali. Quindi trasforma l'alta tensione in media tensione, e permette di distribuire energia elettrica in modo capillare al territorio.
La costruzione di cabine primarie di trasformazione è tra gli interventi per realizzare la transizione energetica: l'energia distribuita localmente non deriva più da fonti fossili ma è elettrica, generata da fonti rinnovabili. In questo modo, si persegue l'obiettivo di neutralità carbonica – equilibrio tra emissioni di gas serra prodotte ed assorbite dall'atmosfera – stabilito nell'accordo di Parigi per il 2050.
Come si legge sul sito di Enel, in Italia ci sono circa 1800 cabine di alta tensione e la loro costruzione o manutenzione è uno dei campi di intervento in cui vengono fatti più investimenti, anche tramite il PNRR. Enel prevede di costruire 200 cabine primarie su tutto il territorio nazionale.
Sempre sul sito della società è disponibile il pdf "Piano di Sviluppo 2025" in cui sono indicati gli interventi da fare nell'anno. La cabina di Ferentillo, compresa tra le province di Terni e Perugia, interesserà i comuni di Ferentillo e Spoleto per circa 157 km2. Viene costruita per aumentare la Hosting Capacity (la capacità della rete elettrica di accogliere nuova generazione distribuita) rispetto a potenziali nuove richieste di connessione. E contribuirà al miglioramento della distribuzione della rete e della qualità del servizio.
Sarà operativa del 2026 e ha richiesto un investimento iniziale pari a 9.085.000€, per un costo di esercizio annuale pari a 18.000€.
Sempre in Umbria, Enel sta costruendo cabine primarie anche a Castel Giorgio (Terni), a Gualdo Tadino e a Castiglione del Lago (entrambe in provincia di Perugia).
L'approvazione della giunta regionale
Con la determina dirigenziale n. 1889 del 20 febbraio 2024, la Giunta dell'Umbria ha autorizzato Enel Distribuzione a costruire la cabina di trasformazione nel comune di Ferentillo, in località Il Piano. Tale atto è stato pubblicato sul BUR – Bollettino Ufficiale Regionale – l'11 giugno 2025. La pubblicazione permette a tutti di conoscere i provvedimenti adottati dall'ente.
Nell'autorizzare la costruzione, la Giunta ha imposto, tra le altre cose, che i lavori fossero realizzati al di fuori del periodo di nidificazione dell'avifauna, che va dal 1° aprile al 31 luglio. Con una successiva determina dirigenziale, la n. 12838 del 3 dicembre 2024, la Giunta ha concesso una deroga alla sospensione dei lavori durante tale periodo.
Tra le condizioni dell'approvazione, la proponente deve dichiarare che si tratta di un'opera pubblica che non può essere realizzata altrove, e il comune di Ferentillo ed E-Distribuzione devono ratificarlo.
La vicenda giudiziaria
La vicenda giudiziaria ha inizio con il ricorso del 10 settembre 2025, in cui l'associazione "Amici della Terra" ha impugnato la determina dirigenziale della Regione Umbria del febbraio 2024. I provvedimenti si possono impugnare entro 60 giorni dal momento in cui se ne ha conoscenza.
Nella sentenza del TAR si legge che il Comune di Ferentillo non avrebbe mai ratificato che si trattasse di un'opera pubblica non altrimenti localizzabile. Anzi, con una nota del 4 febbraio 2025 l'assessore all'ambiente della Regione avrebbe individuato un sito diverso per la costruzione della cabina primaria di trasformazione.
Tra gli altri motivi del ricorso – sei in totale – viene contestata l'immotivata rimozione della sospensione dei lavori durante il periodo di nidificazione dell'avifauna, il mancato coinvolgimento di tutte le amministrazioni e i soggetti interessati, una mancata valutazione degli impatti ambientali, paesaggistici e sociali da parte della giunta.
La regione Umbria ha dichiarato irricevibile il ricorso perchè proposto in ritardo: nonostante l'associazione abbia proposto il ricorso entro il termine dei 60 giorni dalla pubblicazione sul BUR della determina che autorizzava la costruzione della cabina, sarebbe stata a conoscenza dell'atto già da prima.
La sentenza del TAR
Con la sentenza n. 770/2025, il Tar ha dato ragione alla Regione Umbria. Il Tribunale ha espresso il principio per cui, basandosi anche su altre pronunce giurisprudenziali, i titoli necessari a trasformare il paesaggio devono essere impugnati quando si viene a conoscenza della lesione all'interesse comune che questi comportano.
Il TAR ha dichiarato che l'associazione era a conoscenza dell'inizio dei lavori già a dicembre 2024, quando c'erano il cantiere e un cartello che descriveva i lavori; o, al più tardi, dal 27 maggio 2025, data in cui risalgono le foto del cantiere e dello stato dei luoghi che l'associazione ha presentato nel ricorso. Pertanto, secondo il tribunale, i 60 giorni per la presentazione del ricorso decorrono da questo momento, e non dalla pubblicazione della determina di autorizzazione della Giunta sul BUR.
Altri progetti
Sul territorio sono in fase di approvazione al MASE altri due progetti, presentati dalla società norvegese Fred Olsen Renewables Italy SRL:
- "Energia Montebibico", per la realizzazione di un parco eolico composto di 8 aerogeneratori nel comune di Spoleto. Il progetto prevede anche la costruzione di un sistema di accumulo di energia elettrica nel territorio del comune di Ferentillo;
"Energia della Valnerina", un parco eolico di 8 aerogeneratori tra i comuni di Sant'Anatolia di Narco, Valle di Nera e Spoleto, integrato anche questo con un sistema di accumulo con opere di connessioni ricadenti nel Comune di Ferentillo.
La società civile
Per proporre ricorso, l'associazione "Amici della Terra" di Ferentillo ha organizzato una raccolta fondi. L'obiettivo è raccogliere 30.000€ entro la fine dell'anno per sostenere le spese giudiziali.
Sul territorio sono attive diverse realtà che si battono contro i lavori. Tra queste c'è il Comitato “Noi amiamo Ferentillo”, di cui fa parte Anna Maria Pennacchi. “Siamo grati all'associazione per aver proposto il ricorso appena si è accorta della pubblicazione della determina sul BUR, fatta dopo un anno e quattro mesi dalla sua delibera. Noi continuiamo a pubblicare articoli, a sensibilizzare le persone perché ci sono tante criticità, studi mancanti e non siamo soddisfatti dalla sentenza. L'avvocato sta studiando il prossimo passo".
Sulla costruzione della cabina, Anna Maria ci dice: “a gennaio, vicino al Parco Fluviale, è apparsa questa rete rossa: all'inizio era solo una recinzione con un piccolo cartello in cui era indicato il progetto. Ci aspettavamo che con il ricorso bloccassero i lavori ma questo non è successo e ora la cabina è quasi del tutto terminata, penso che non manchi molto alla fine dei lavori".
Il comitato, insieme all'associazione e ad altre realtà del territorio, organizzano incontri e dibattiti pubblici sulle criticità dei progetti in corso d'opera e di approvazione. Su questi la donna aggiunge: "Il progresso non deve essere distruzione. La cabina sorgerà in questa zona pianeggiante dove si affacciano tutti i borghi abitati, ci sono il Parco Fluviale del Nera, la Greenway, la Via di Francesco. C'è anche l'itinerario naturalistico Forma Quattrini, finanziato proprio con fondi regionali per proteggere la biodiversità unica e rara del territorio. Anche gli altri impianti sorgeranno in zone meravigliose, con un territorio ancora molto vergine, naturale, e con elementi archeologici importanti. Qui verrà modificato il paesaggio delle montagne per costruire le pale eoliche, verrà messo molto cemento in una zona già fragile e sismica qual è la Valnerina".