Frame tratto da "Jurek"C'è stato un tempo in cui le avventure alpinistiche non erano raccontate in presa diretta, o quasi. Un'epoca in cui dei social neanche si ipotizzava una futura esistenza, e la mancanza di copertura telefonica in quota non era un problema, perché neanche esistevano gli smartphone. Un'altra era, distante da noi appena una manciata di decenni.
Le imprese venivano celebrate settimane, talvolta mesi, dopo il loro compimento, filtrate dalle pagine dei giornali o dal racconto emozionato di chi era tornato. La fama era una conseguenza, non un obiettivo. Si partiva per inseguire un sogno, spinti da una passione per le alte quote, lasciando un'impronta indelebile nella storia dell’alpinismo. Tanti nomi di quei giovani sognatori sono oggi diventati leggenda.
Oggi vi invitiamo ad abbandonare per qualche ora il mondo moderno per intraprendere un viaggio a ritroso, alla riscoperta di 3 personaggi che hanno saputo lasciare una traccia indelebile nella storia dell’alpinismo.
Si parte con l'italiano Cesare Maestri, alpinista e guida alpina, originario di Trento, anche noto come “Il Ragno delle Dolomiti”, figura legata in maniera indissolubile a una vetta al di fuori dell’arco alpino, il patagonico Cerro Torre, teatro di salite storiche e di accese polemiche. A lui è dedicata la pellicola “Storie di montagna – Cesare e Luciano”, incentrata sul ricordo di una scalata drammatica avvenuta nel 1954 sul Gruppo del Brenta, precisamente sul Campanile Basso, con l'amico e compagno di cordata Luciano Eccher. Una tragedia sfiorata, che evidenzia il potere della vera amicizia.
A seguire, la pellicola “La traccia di Toni: Toni Gobbi da cittadino a guida alpina” ci accompagna alla scoperta di Toni Gobbi. Esponente dell’alta borghesia vicentina, Gobbi prese la scelta coraggiosa di abbandonare la laurea in legge per inseguire la passione per la montagna, diventando una guida alpina di fama internazionale, protagonista di grandi imprese sulle Alpi e nel mondo.
A chiudere il viaggio nel tempo è “Jurek”, pellicola che invita a riscoprire un personaggio che è stato in grado di lasciare la sua impronta nella storia dell’alpinismo himalayano, nonostante la prematura scomparsa, avvenuta il 24 ottobre 1989 sulla parete sud del Lhotse, a soli 41 anni. È la storia del polacco Jerzy Kukuzka, rappresentante emblematico dell’alpinismo eroico dell'Est, fatto di imprese compiute con mezzi di fortuna e tenacia sovrumana, in un’epoca in cui le scalate diventavano simbolo di riscatto nazionale e personale.
STORIE DI MONTAGNA - CESARE E LUCIANO
di Giorgio Salomon
Due amici giocano per le strade dei “casoni” di Trento con gli occhi rivolti alle montagne. Dopo qualche anno si ritrovano spesso insieme sulle vette a scalare. E non sono più giochi. Come quel giorno del 1954 in cui Cesare guida Luciano in una sfida che si rivelerà molto complicata. Questo filmato è il ricordo, direttamente dalla voce di Cesare Maestri, di una scalata drammatica sul Brenta con l’amico Luciano Eccher. Un’esperienza di alpinismo estremo, di rischio, di aiuto che è diventata storia della montagna.
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LA TRACCIA DI TONI - TONI GOBBI DA CITTADINO A GUIDA ALPINA
di Antonio Bocola
Il film racconta la vita di Antonio Gobbi, detto Toni (1914-1970), famoso alpinista e guida alpina italiana. Cresciuto a Vicenza in una famiglia dell’alta borghesia, dopo la laurea in legge nel 1940 Toni decide di cambiare vita. Si trasferisce a Courmayeur e contribuisce ad importanti imprese alpinistiche sulle alpi e nel mondo. La storia di un uomo che ha seguito la sua passione con determinazione, lasciandosi dietro una traccia che, a distanza di oltre 50 anni, sopravvive alla prova del tempo.
JUREK
di Paweł Wysoczański
Jerzy Kukuczka è stato uno dei più forti scalatori della storia dell’alpinismo. Ha scalato gli Ottomila per ben diciassette volte, aprendo vie nuove, a volte anche in inverno. La sua diciottesima spedizione è stata l’ultima: ha infatti trovato la morte sulla parete Sud del Lhotse nell’ottobre 1989. Il film è una biografia costruita montando rari materiali rintracciabili negli archivi delle televisione polacca oppure presso privati.