La spedizione russa @Ratmir Mukhametzyanov
Il temuto versante nord dell'Ogre @Anton KarnoupUna spedizione russa è atterrata in Pakistan e da Skardu è partita verso il Bayntha Brakk (7285 metri), il mitico "Orco" che il team guidato da Alexander Parfenov tenterà di salire nel prossimo mese.
L'Ogre si staglia a nord del ghiacciaio Biafo, nel Karakorum centrale, a circa una settantina di chilometri dal capoluogo del Baltistan. La squadra è composta da Alexander Parfenov, Alexey Sukharev, Ratmir Mukhametzyanov e Alexander Ryndyk. Farit Nalimov è con loro per documentare il tentativo: i cinque dovrebbero avere completato il trekking di avvicinamento proprio in queste ore e inizieranno ad acclimatarsi per la salita, che stando alla foto pubblicata dal sito mountain.ru e alle conferme della stessa Anna Piunova, dovrebbe avvenire per la parete nord, anche se nessun dettaglio è stato rilasciato ufficialmente. Già l'anno scorso Mukhametzyanov, Parfenov e Sukhareva avevano puntato il versante settentrionale,
Lo scatto pubblicato immortala proprio la temutissima parete settentrionale: la foto è opera di Bruce Normand, che nel 2015, insieme a Billy Pearson, aveva raggiunto una quota di circa 6600 metri, prima di ritirarsi al limitare della sezione innevata per via delle terribili condizioni della montagna. "Non si riusciva a trovare un singolo punto dove proteggersi né su roccia, né su misto e continuavano a cedere gli appoggi" ha affermato l'alpinista nel report ufficiale alla Mount Everest Foundation. "L'Ogre [versane nord, ndr] è una fonte inesauribile di scariche lungo i pendii più in basso. È semplicemente una lastra di pietra friabile, assolutamente improteggibile e per niente simile al granito immacolato del versante sud".
L'Ogre è una fonte inesauribile di scariche, assolutamente improteggibile
D'altronde non si può nemmeno dire che sugli altri versanti ci siano state molte spedizioni e che la percentuale di successo sia stata elevata. L'Ogre è stato violato per la prima volta nel 1977, con la mitica salita dei britannici Doug Scott e Chris Bonington per lo sperone sud-ovest e la parete ovest. Durante la discesa, Scott si ruppe entrambe le gambe, Bonington due costole, con pneumotorace.
Nel 2001 Urs Stöcker, Iwan Wolf e Thomas Huber sono riusciti a salire il pilastro sud, dopo che si erano contate almeno una ventina di spedizioni infruttuose. Infine, gli statunitensi Kyle Dempster e Hayden Kennedy hanno tracciato una nuova via sulla parete sud nel 2012. Con loro c'era anche Josh Wharton, che purtroppo si è dovuto ritirare per male d'alta quota intorno ai 6800 metri di altitudine.
Non possiamo che attendere con trepidazione le notizie del coraggioso quartetto russo, news che potremmo anche avere solo a spedizione conclusa, vista la difficoltà di comunicazione in tutta l'area del Bayntha Brakk.