Valanga in Savoia: il 26 maggio l’udienza per la morte dei 3 aspiranti guide

Il 26 maggio si terrà l’udienza preliminare per la valanga che nel 2023 causò la morte di tre aspiranti guide alpine in Savoia. Unico imputato è l’istruttore, accusato di omicidio colposo plurimo.
Elia Meta, Sandro Dublanc e Lorenzo Holzknecht

È stata fissata per il prossimo 26 maggio, davanti al giudice per l’udienza preliminare del tribunale di Aosta, l’udienza per la tragedia avvenuta il 13 aprile 2023 nei pressi del colle della Tsanteleina, in Savoia (Francia), a poche decine di metri dal confine con l’alta Val di Rhêmes. Una valanga travolse e uccise tre aspiranti guide alpine durante un’uscita di scialpinismo.

Le vittime sono Lorenzo Holzknecht, 38 anni, campione di scialpinismo originario di Sondalo e cresciuto a Bormio; Sandro Dublanc, 43 anni, maestro di sci di Champorcher; ed Elia Meta, 36 anni, finanziere del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza di Entrèves, originario del forlivese. L’unico sopravvissuto, nonché unico imputato, è il loro istruttore, Matteo Giglio, guida alpina valdostana di 52 anni, accusato di omicidio colposo plurimo.

La procura di Aosta, sulla base della perizia tecnica disposta durante l’incidente probatorio, ha ipotizzato due elementi di responsabilità: da un lato, la mancata dotazione di zaini con sistema airbag - non obbligatori ma considerati utili per aumentare le probabilità di sopravvivenza - e, dall’altro, una condotta ritenuta imprudente nella scelta della linea di discesa nel canalone dove si è verificato il distacco.

Giglio aveva dichiarato che la valanga si era staccata al passaggio di Dublanc su un accumulo di neve ventata, ma secondo il perito del gip non è possibile stabilire con certezza la causa del distacco. Inizialmente, la procura aveva avanzato una richiesta di archiviazione, ma l’opposizione di una parte offesa e l’analisi di nuovi dati satellitari - ricavati da telefoni e smartwatch - hanno riattivato le indagini e portato alla richiesta della perizia tecnica.