Valle di Lozio, primo Villaggio degli Alpinisti in Lombardia

Il 18 maggio scorso la località della Val Camonica è entrato ufficialmente nella rete che promuove un modello turistico sostenibile. I Villaggi promossi dal Cai salgono ora a sei
la valle di Lozio © Luca Giarelli

Lozio… chi conosce questo piccolo Comune della Val Camonica? Probabilmente pochi, con maggiore probabilità quasi nessuno al di fuori dei confini della Provincia di Brescia.
Eppure, il 18 maggio 2024 questa piccola località ha raggiunto un importante traguardo: è il primo Villaggio degli Alpinisti della Lombardia e il sesto in Italia promosso dal Club alpino italiano.

Essere Villaggio degli Alpinisti (Bergsteigerdorf, dal nome originale tedesco del marchio) significa puntare su un modello turistico sostenibile che valorizza le caratteristiche peculiari di ogni località, dalle tradizioni culturali e architettoniche a quelle culinarie, dal paesaggio montano incontaminato alle attività tipiche. Ma, prima di tutto, avere la possibilità di entrare nella rete dei Villaggi è la conferma dell’esistenza in loco di caratteristiche tali da poter ambire al riconoscimento. Sì, perché nei Villaggi non si costruisce nulla di nuovo, anzi: sono località nascoste, isolate che, proprio per questo, sono rimaste escluse dai circuiti del turismo di massa e hanno mantenuto nel tempo caratteri propri e originali che le differenziano dalle mete più inflazionate.

«Voglio complimentarmi con tutta la comunità di Lozio per questa giornata importante, in quanto il marchio “Villaggio degli alpinisti” è prima di tutto un marchio di comunità, che rappresenta una scelta importante compiuta dall'amministrazione comunale, ma soprattutto dagli abitanti», ha affermato il Vicepresidente generale del Cai Giacomo Benedetti in occasione della cerimonia del 18 maggio. «È una scelta non facile, che presuppone la visione di un futuro diverso e possibilmente migliore. I Villaggi degli alpinisti non scelgono modelli turistici commerciali che potrebbero portare risultati tangibili migliori nel breve termine, ma sicuramente nefasti nel lungo periodo. Lozio è riuscita a rispettare i rigidi criteri per ottenere la certificazione, che dimostra come questo territorio abbia i presupposti validi per iniziare questo percorso. Un grazie infine al Cai Borno e a tutte le altre Sezioni della Val Camonica, che sono state il motore per l'inizio di questo percorso». 

La cerimonia di ingresso ufficiale del 18 maggio scorso © Cai

In tutta la parte di arco alpino ricadente nel territorio della Convenzione delle Alpi, sono state certificate Villaggio degli Alpinisti peculiari realtà che rispecchiano la filosofia del progetto, nato da un’idea del Club alpino austriaco che, nel tempo, ha poi coinvolto gli altri club alpini delle Alpi: Dav (Germania), Cai (Italia), Pzs (Slovenia), Sac (Svizzera) e Avs (sezione sudtirolese del Club alpino austriaco), partner dell’iniziativa. Ora, quindi, non solo in Austria, ma anche in Germania, Slovenia, Italia e Svizzera, sono presenti Bergsteigerdörfer, esempi reali di un’efficace implementazione della Convenzione delle Alpi.

Con l’adesione di Lozio, alpinisti, escursionisti, ciaspolatori, scialpinisti, o semplici amanti della tranquillità, delle tradizioni e di un ambiente naturale montano intatto, possono contare su una rete di 40 Villaggi dalla solida tradizione alpinistica disseminati su tutto l’arco alpino, selezionati con cura, dove svolgere attività in quota, nel pieno rispetto della natura e degli abitanti locali.

Però, se da un lato il progetto mira, quindi, a offrire mete turistiche dalla chiara identità e che rispecchiano le aspettative dei soci dei club alpini, dall’altro, attraverso l’afflusso turistico controllato di ospiti consapevoli, punta al miglioramento delle condizioni socio economiche e delle prospettive degli abitanti dei Villaggi stessi. L’accoglienza è infatti possibile solo in strutture medio-piccole (con l’eccezione dei rifugi alpini), gestite a livello locale, che offrono prodotti del territorio e consulenze sulle attività realizzabili in loco e che rispecchiano e trasmettono la filosofia del progetto. Una filosofia basata sul rispetto del territorio e delle tradizioni, sull’essenzialità e tranquillità e su un forte legame tra tutti i villaggi partecipanti.

Il Vicepresidente generale del Cai Giacomo Benedetti alla cerimonia di Lozio © Cai

Lozio rispecchia pienamente tutto ciò e ha scelto consapevolmente di farne parte, di scegliere un modello diverso e coraggioso di sviluppo, di preferire benefici a lungo termine invece di risultati immediati. Lo ha fatto grazie alla lungimiranza non solo dell’amministrazione comunale e della Sezione Cai di Borno, ma soprattutto della sua popolazione, che sta credendo fortemente nel suo futuro come Villaggio degli Alpinisti.
Con le sue montagne, i suoi boschi, le sue borgate e i suoi abitanti, il Comune di Lozio è una realtà alpina a tutti gli effetti: la sua valle si estende tra i 519 e i 2.549 metri lungo la profonda valle originata dal torrente Lanico; boscosa e aspra nella parte inferiore, si apre su splendide praterie in quella superiore, contornata da ampie cime dove sono state scritte pagine gloriose di alpinismo. Piccola e isolata, la comunità è stata testimone di storie grandi e più modeste, dalla dominazione romana a quella della Serenissima Repubblica e poi alle guerre risorgimentali e mondiali. Come in tutte le vallate alpine, le sue genti hanno lottato per vivere e sopravvivere, passando con il tempo da un’economia prettamente agricola a una più turistica, ma sempre ai margini dei grandi flussi.
Ora, ecco che un nuovo tassello si aggiunge a questa storia. Ci auguriamo davvero che possa far crescere questa piccola comunità verso un futuro consapevole e sostenibile.

Con l’adesione di Lozio, i Bergsteigerdorf in Italia promossi dal Cai sono ora sei: Paularo (UD) in Friuli Venezia Giulia, Val di Zoldo (BL) in Veneto, Balme (TO) e Crissolo (CN) in Piemonte e Triora (IM) in Liguria. Potrete scoprire tutto su di loro e sugli altri Villaggi visitando il sito ufficiale  e seguendo le pagine social Facebook e Instagram del progetto.