I vincitori del Pelmo d'oro 2022

A Vigo di Cadore si è tenuta la cerimonia di premiazione del Pelmo d’oro 2022. Un ruolo importante nell’organizzazione e nel sostegno economico è ricoperto dalla “Casa Comune” di  Cai, Cnsas e Guide alpine.
Sabato 30 luglio, a Vigo di Cadore si è tenuta la cerimonia di premiazione del Pelmo d’oro 2022. La manifestazione, in collaborazione con la Fondazione Dolomiti UNESCO, è stata voluta e istituita dalla Provincia di Belluno. Un ruolo importante nell’organizzazione e nel sostegno economico è ricoperto dalla “Casa Comune” di  Cai, Cnsas e Guide alpine.

I vincitori

I premiati dell’edizione 2022 sono: Francesco Vascellari e Loris De Barba per l’alpinismo in attività, Mauro Valmassoi per la carriera alpinistica e infine il bellunese Pietro Sommavilla per la cultura alpina. Il Premio Speciale Dolomiti UNESCO invece, è stato assegnato ad Anselmo Cagnati e il Premio Speciale della Provincia di Belluno è andato a Stefania Constantini e Renè De Silvestro, campioni ai recenti giochi olimpici e paralimpici di Pechino, nel mentre non viene assegnato il Premio Speciale “Giuliano De Marchi”.  Tra i premi, oltre alla consueta scultura del Monte Pelmo, opera del maestro Gianni Pezzei, ci sono anche due opere realizzate dallo scultore Roberto De Martin di Lozzo di Cadore. Durante la cerimonia è stato presentato il Dolomites World Heritage Geotrail: un trekking alla scoperta del patrimonio fossile delle Dolomiti. Realizzato da Fondazione Dolomiti Unesco,  Il Geotrail è ispirato ai principi del geoturismo ed è stato creato per introdurre l’escursionista alla storia geologica delle Dolomiti. La geologia viene di volta in volta affiancata ad altri aspetti utili a capire il territorio e i processi che lo caratterizzano, come l’ecologia, la storia locale e la toponomastica

La città del Pelmo d'oro

Vigo di Cadore si trova a 951 m di altitudine tra il gruppo Tudaio-Brentoni-Pupera Valgrande a Nord e Cridola-Spalti di Toro a sud, sulla sponda sinistra del fiume Piave, che attraversa l’intera vallata prima di riversare le sue acque nel lago di Centro Cadore e proseguire verso sud.