Ambiente, una scuola di qualità con il Cai Erice

C.A.I. SEZ. ERICE
Indurre consapevolezza sui valori ambientali e sui mutamenti climatici attraverso la realizzazione di laboratori sperimentali di risparmio idrico-energetico, promuovere il cambiamento di stile di vita nei giovani e nelle famiglie, lo sviluppo sostenibile e gli obiettivi dell'Agenda 2030. Questi gli obiettivi del progetto educativo e formativo “Una montagna di risparmio di acqua e di energia”, promosso dal Cai Erice con il sostegno e il finanziamento del Cai centrale, che ha interessato circa 200 studenti degli istituti superiori di Trapani e di Erice.

Cinque laboratori interni ed esterni alle scuole

Il progetto, che ha ricevuto il patrocinio del Consorzio Universitario di Trapani, ha previsto l'attivazione di cinque laboratori interni ed esterni alle scuole, con l’applicazione di speciali kit di risparmio idrico, economizzatori di acqua e di energia e kit domotica, avviando così la misura consumi che proseguirà nel tempo, con il rilevamento dei dati e la restituzione statistica. Gli studenti coinvolti sono stati organizzati in gruppi di lavoro, coordinati da docenti tutor, ampliato da altri allievi delle scuole partner, con attitudini scientifiche, matematiche e di comunicazione. La sperimentazione ha individuato come beneficiari del progetto le scuole stesse, un rifugio di montagna, un'attività commerciale di somministrazione e un'abitazione privata abitata da quattro persone. Entrando nel dettaglio, nell'istituto “S. Calvino - G.B. Amico” di Trapani e in un'attività commerciale (bar) sono stati avviati due laboratori interni idrici, nell'istituto “I. e V. Florio” di Erice un laboratorio di studio energetico, nella Baita del Cai Erice e in un'abitazione privata un contrada Milo (Trapani) due laboratori idrici ed energetici. Il monitoraggio dei consumi e l'elaborazione dei risultati statistici sono tuttora in corso. In supporto alle attività, sono state svolte anche uscite in ambiente, lettura e interpretazione dei territori con gli studenti. Altri istituti scolastici di Trapani ed Erice, quali il liceo classico "Ximenes", il liceo scientifico "Fardella", l’istituto turistico "Sciascia Bufalino" e il liceo artistico "Rosina Salvo", hanno collaborato per la disseminazione dei risultati, insieme ai giovani del Rotaract.
Scuole Batia Cai Erice
Gli alunni alla Baita Cai Erice © Cai Erice

Esempio di istruzione di qualità

Il progetto è stato inserito da ASviS (l'Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile, alla quale aderisce anche il Cai, di cui ha la delega Mario Vaccarella) come buona pratica nel Goal 4 dell'Agenda 2030 (Istruzione di qualità).
«La crisi ambientale, energetica, economica, il crescente innalzamento del costo dell’energia, la riduzione delle risorse idriche e i mutamenti climatici in corso hanno spinto il Club alpino italiano a proporre ed avviare il progetto in collaborazione con le scuole, per stimolare, scuotere e motivare i giovani alla riflessione sui temi di Agenda 2030 e per acquisire una maggiore consapevolezza sull’impatto antropico e sull’impronta di carbonio, sensibilizzandoli ai necessari cambiamenti di comportamenti e stili di vita, orientati al risparmio e all’uso consapevole delle risorse», afferma Filippo Di Donato che, in rappresentanza del Cai, ha proposto il progetto ad ASviS come buona pratica.
Il progetto è stato ideato e promosso da Vincenzo Fazio della Sezione Cai di Erice ed è stato realizzato con il sostegno economico del Cai centrale avvalendosi di un team di esperti ambientali del Cai Erice che hanno condotto lezioni frontali nelle scuole e coordinato le visite esperienziali.
«Indurre consapevolezza alle nuove generazioni all’interno delle scuole, sulla necessità di agire e modificare gli stili di vita a tutela del loro futuro è stata un'esperienza che ha generato una grande “restituzione” in termini di coinvolgimento emotivo ed esperenziale, sia da parte degli allievi che dei docenti», afferma Fazio. «Il coinvolgimento degli allievi in laboratori concreti, i cui risultati e benefici per l’ambiente sono misurabili, ha consentito al Cai di implementare e dare un supporto tangibile al Piano dell’offerta formativa».

L'evento di Napoli

“Una montagna di acqua e di energia” è stato selezionato ed adottato come “caso studio” di buone pratiche dalla Fondazione Giovanni Agnelli e dall'Istituto nazionale di documentazione innovazione e ricerca educativa. Oggi, mercoledì 10 maggio, il progetto, curato e coordinato da Marco Gioannini (Fondazione Giovanni Agnelli) e Maria Chiara Pettenati (Indire) sarà presentato a Napoli, nell'ambito del Festival dello sviluppo sostenibile di ASviS. Alle 15 infatti, presso la Chiesa dei Santi Marcellino e Festo (Largo san Marcellino), è in programma l'evento “Tra povertà e ricchezza educativa: le scuole al centro di alleanze territoriali”. Le esperienze delle scuole saranno protagoniste, in un dialogo sulla ricchezza educativa così presente in Italia, sottolineando le positive alleanze tra scuole e territorio per una maggiore inclusione degli studenti e della comunità nel suo complesso.
«Il festival di ASviS si conferma anche quest'anno una vetrina di qualità sulle iniziative di sostenibilità provenienti da tutto il nostro territorio nazionale, dove il Cai e i suoi soci esercitano un ruolo cittadinanza attiva», commenta il sopracitato Mario Vaccarella.