In Sicilia “Una montagna di risparmio di acqua ed energia”

C.A.I. SEZ. ERICE
La consapevolezza della crisi climatica e la riduzione dei consumi e degli sprechi sono gli assi portanti del progetto di ricerca sperimentale “Una montagna di risparmio di acqua ed energia”, che il Cai Erice ha organizzato con due scuole superiori del territorio: l'istituto Ignazio e Vincenzo Florio di Erice e il Salvatore Calvino - Biagio Amico di Trapani.
«Un team di esperti ambientali, coordinati dal presidente sezionale Vincenzo Fazio, si sta occupando, insieme ai docenti tutor e agli alunni, di monitorare la riduzione dei consumi idrici ed energetici, sia nei laboratori all’interno dei plessi scolastici, sia in quelli esterni individuati dal Cai: un'abitazione, un'attività commerciale e una baita rifugio di montagna», si legge in una nota del Cai Erice.

Clima e cambiamenti degli stili di vita

La Sezione si augura che questo progetto, patrocinato dal Cai centrale, possa diventare
«un modello pilota sperimentale da sviluppare con le scuole, da adottare negli edifici pubblici, negli ambienti domestici e nei rifugi alpini».
“Una montagna di risparmio di acqua ed energia” ha già preso il via i giorni scorsi con i primi incontri in aula, durante i quali gli esperti ambientali individuati dal Cai Erice e i docenti hanno sensibilizzato i ragazzi, continua la nota,
«sulle gravi conseguenze ambientali generate dai mutamenti climatici e sui necessari e improcrastinabili cambiamenti dello stile di vita. Questi ultimi in relazione alla riduzione dei consumi idrici ed energetici, per ridurre l’emissione di CO2, considerato dalla scienza fattore primario del surriscaldamento globale».
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La platea del workshop di oggi © Cai Erice

Test per la riduzione dei consumi

Avviata anche la fase successiva, che prevede il coinvolgimento degli studenti nel documentare l’installazione degli “economizzatori” e il rilevamento dei dati sui consumi di acqua ed energia, nell'ambito dei laboratori citati sopra.
«Sarà una sorta di test per la riduzione dei consumi idrici ed energetici e nel rilevamento statistico degli stessi», continua la nota. «All’interno dei laboratori saranno infatti applicati da ditte specializzate alcuni strumenti “economizzatori”, quali rilevatori di movimento crepuscolari per la riduzione dei consumi energetici, e alcuni speciali erogatori di acqua a chiusura automatica, molto utili ed efficaci alla riduzione dei consumi idrici. Saranno inoltre elaborati dagli studenti e messi a confronto i dati dei test effettuati». «Intendiamo rendere consapevoli le nuove generazioni sulla crisi ambientale e climatica, ma soprattutto sul necessario cambiamento di stile di vita in un'ottica di riduzione dei consumi energetici e idrici», afferma il presidente del Cai Erice Vincenzo Fazio. «I ragazzi sono molto sensibili a queste tematiche, hanno già dimostrato un interesse enorme, hanno fame di cultura ambientale. Il Cai Erice ha avuto l'opportunità di entrare nelle scuole portando temi ambientali molto attuali per la formazione delle nuove generazioni».
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Il saluto del Presidente generale del Cai Antonio Montani © Cai Erice

Il workshop di oggi

Questa mattina si è tenuto un workshop di presentazione dei primissimi risultati del progetto nell'auditorium dell’istituto Pagoto. Hanno partecipato 230 allievi, insieme agli insegnanti tutor e ai dirigenti scolastici, che hanno interagito e seguito con vivo interesse. Sono intervenuti inoltre il sindaco di Erice Daniela Toscano, il deputato regionale on. Dario Safina, il presidente Consorzio Universitario di Trapani Francesco Torre, il presidente del Cai Sicilia Francesco Lo Cascio e il direttore della Scuola di Alpinismo di PalermoFabrizio Antonioli con il  Docufilm "2100". Ha portato il proprio saluto, collegato in videoconferenza, il Presidente generale del Cai Antonio Montani, il quale ha affermato:
«È assolutamente indispensabile indagare, studiare e anche ragionare in maniera intima su quelli che possono essere i nostri comportamenti quotidiani che possono incidere in maniera significativa sui cambiamenti climatici. Questo tema non è più un qualcosa di astratto, di filosofico, lasciato a pochi intellettuali. È un qualcosa che tocca, e toccherà sempre di più, la vita di tutti. Dunque è opportuno approfondire, indagare, riflettere e darsi delle regole di vita che devono essere diverse da quelle che abbiamo seguito fino ad adesso. Ben vengano dunque iniziative di questo tipo, che devono diventare un esempio da seguire su tutto il territorio nazionale».