
Mezz’agosto di lavoro e formazione per il CAI Sardegna, che nei giorni scorsi ha ospitato nei locali del liceo “Castro” di Oristano un incontro con Alessio Piccioli, presidente della cooperativa Montagna Servizi. Strumento di consulenza e collaborazione tecnica del CAI centrale, la cooperativa si propone come riferimento per le sezioni e i gruppi regionali impegnati nella gestione organizzativa, fiscale, tecnica e legale.
A coordinare i lavori è stato Pier Francesco Boy, insieme ai presidenti delle quattro sezioni CAI sarde – che rappresentano oltre 1.500 soci – e a diversi dirigenti collegati online. All’appello manca solo la quinta sezione, Ogliastra, già in corso di costituzione e in attesa di approvazione dal centro di Milano.
Obiettivo dell’incontro, insolito per il periodo estivo, è stato l’avvio di una nuova fase per la cooperativa e per il presidente Piccioli, che ha indicato tre direttrici principali: rafforzare i servizi a disposizione delle sezioni e dei gruppi regionali, individuare nuove fonti di finanziamento per le attività territoriali, promuovere servizi innovativi.
Tra le prospettive indicate, oltre alla tradizionale consulenza tecnica, fiscale e organizzativa, c’è la possibilità di incrementare il rapporto con enti locali e Regione Sardegna per partecipare a bandi dedicati all’ambiente, alla sentieristica e alla diffusione della cultura del rispetto del paesaggio. In particolare, il CAI Sardegna si prepara a misurarsi con le opportunità offerte dal FUNT (Fondo unico nazionale del turismo), che prevede risorse per cammini e rete dei sentieri, già inquadrati nella legge regionale 16/2017.
Un capitolo tutto da esplorare, come sottolineato dai dirigenti sardi, è quello dell’ingresso del CAI nelle associazioni del terzo settore, con le implicazioni che questo comporterebbe nei rapporti con le istituzioni territoriali. Un tema che si intreccia con gli impegni già avviati grazie al rinnovato accordo quinquennale con Forestas e alla recente convenzione firmata dal presidente generale del CAI, Antonio Montani, e dal direttore regionale di Forestas, Antonio Casula.
Con questo quadro, la Sardegna – insieme ad altre quattro regioni italiane – ottiene l’inserimento automatico della sua rete sentieristica nella Rete escursionistica italiana (REI), una finestra importante per valorizzare il patrimonio naturalistico e culturale isolano attraverso il lavoro congiunto di istituzioni, sezioni e volontari CAI.