Gli escursionisti CAI sui boschi e sulle vette di Montarbu, tra museo ...

SARDEGNA

A cura di Matteo Marteddu

 

Quel ponte in ferro sembra sospeso su binari muti. Avveniristico, eppure è l’epopea del carbone in Ogliastra, fine Ottocento primi del Novecento. Niala, confini tra Gairo, Taquisara, Seui e la grande foresta di Montarbu. Qui, domenica 22 il Club Alpino Italiano si ritroverà per l’escursione sociale inserita nei programmi 2025. 14 km di sudore e fatica sui tornanti e sentieri impervi del Sentiero Italia, che attraversa le vallate, proveniente dal Gennargentu, Ruinas, Terra Ona e le basi della guglia di Perda Liana.

È l’occasione per gli escursionisti CAI della visita alla stazione Ula di Forestas e al museo al suo interno, che raccoglie le proprietà del variegato mondo naturalistico di questo pezzo di Sardegna. Il compendio forestale, sotto la direzione di Michele Puxeddu, dirigente del servizio di Lanusei, è un punto di attrazione e di animata ricerca scientifica per l’intera Ogliastra.

La stazione Ula da anni si candida ad essere anche punto di accoglienza turistica e ambientale, che riceverà maggiore impulso non appena la Giunta Regionale approverà il regolamento della legge n°14/2023 su rifugi e bivacchi.

Con la guida di Luca Dettori, Michele Peddone, Matteo Marteddu e soci del CAI Ogliastra, gli escursionisti si imbatteranno sui sentieri del carbone, che raccontano ancora di circa mille ettari di lecci abbattuti ad inizio Novecento. Così come, sul percorso CAI, si incontreranno le sorgenti d’acqua e diverse diramazioni del Flumendosa, dal Riu Ermolinus al Riu Liscerzu, con le fontane attive Di Strumpu, Seidi, Funtana d’Oru Medduri e altre sparse nel vasto compendio di 2700 ettari.

Obiettivo dell’escursione: raggiungere la vetta di Margiani Pubusa, 1323 m slm, tra le più alte d’Ogliastra. Sguardo sulla piana dove svetta il nuraghe Ardasai, Perda Liana e in lontananza, la catena del Gennargentu.

Ricordano gli escursionisti CAI le forti parole di David Herbert Lawrence, che raccontava nei suoi libri, del trenino anche di queste parti: “Il trenino non ha le ali… consente di osservare un vecchio col suo costume bianco, sporco e sbrindellato… E come puzzano! Di lana di pecora, e di uomo e di capra!!!!!”

In puro stile inglese concludono gli escursionisti CAI di domenica prossima. “In questi luoghi interni e impervi – dice Matteo Marteddu – si concretizza la stretta integrazione tra l’azione di Forestas, anche scientifica e di ricerca, e l’universalità delle indicazioni CAI, con le certezze e le sicurezze offerte dalla segnaletica sul Sentiero Italia. La Sardegna, con buona pace di Herbert Lawrence, oggi è così avanti che direttamente, tra le poche regioni d’Italia, inserisce i suoi sentieri sul catasto nazionale. A disposizione del mondo. Anche degli inglesi.”