Il nuovo progetto di Montagnaterapia del Cai La Spezia

Con la convenzione appena stipulata con il Polo riabilitativo del Levante ligure di La Spezia della Fondazione Don Gnocchi, la Sezione dedicherà un progetto ai pazienti con gravi cerebrolesioni acquisite
Sviluppare le attività di Montagnaterapia come risorsa e strumento per la salute, il benessere e l’inclusione di persone affette da disabilità. Questo l'obiettivo della convenzione stipulata i giorni scorsi tra il Polo riabilitativo del Levante ligure di La Spezia della Fondazione Don Gnocchi e il Cai La Spezia. L'accordo prevede la realizzazione di un progetto di Montagnaterapia personalizzato, inserito nei percorsi riabilitativi di pazienti con gravi cerebrolesioni acquisite del Polo spezzino della Fondazione Don Gnocchi ritenuti idonei.

I dettagli del progetto

Nel progetto è prevista la conduzione, da parte della Sezione, di un’attività didattico-formativa rivolta ai pazienti su argomenti inerenti l’ambiente montano e l'organizzazione di escursioni con pazienti con disabilità fisiche e cognitive, parzialmente autosufficienti, tramite l'utilizzo delle Joëlette. La collaborazione comprenderà, da una parte l’individuazione e la segnalazione al Cai spezzino di pazienti interessati alle escursioni e che potrebbero trarre giovamento dall’iniziativa. Dall’altra, una consulenza nella corretta taratura della Joëlette sulle caratteristiche del paziente stesso. Da parte della Fondazione Don Gnocchi, il progetto è gestito dal servizio di psicologia clinica e dal Servizio informazione e valutazione ausili (Siva).
«L’iniziativa ha una valenza sociale, perché supera le barriere architettoniche, consentendo a persone con difficoltà di movimento l’esperienza di un’escursione in montagna, con tutti i vantaggi che questo comporta, nel senso della socializzazione e dello sviluppo delle autonomie», spiega Antonello D’Amato, psicologo di struttura e portavoce del team di progetto. «Le competenze che il Cai La Spezia è in grado di mettere in campo sono molteplici», commenta il presidente Alessandro Bacchioni. «Da anni svolgiamo attività di Montagnaterapia a vantaggio di persone con disabilità psichiche e soggetti con problemi di dipendenza patologica attraverso programmi annuali di uscite in ambiente montano, incontri, lezioni (anche attraverso un protocollo d’intesa con il Consorzio Campo del Vescovo). Negli ultimi anni inoltre abbiamo iniziato ad utilizzare la Joëlette nell’ambito del Progetto “Un sentiero per tutti”, che consente ai disabili motori di effettuare escursioni sui sentieri di montagna».