La prima pietra del parco di Cadore

«La prima pietra di tante altre pietre», è questo l’auspicio del convegno che si terrà sabato 26 marzo a Pieve di Cadore. Il convegno è organizzato dal gruppo promotore del parco
Il Cadore è un territorio ancora relativamente incontaminato. La necessità di proteggere quello che è un vero e proprio patrimonio ambientale ed ecologico, ha spinto da tempo le associazioni locali a premere per la creazione del parco regionale. I primi passi sono stati mossi nel 1981, con un progetto di legge presentato dai verdi. Nel tempo, il territorio in cui dovrebbe sorgere il parco è stato inserito dalla Regione Veneto nel Piano Territoriale di Coordinamento, dalla Provincia di Belluno nel PTP e infine dall’Unione Europea facendo rientrare l’area del Parco nelle zone SIC (Sito di Interesse Comunitario) e ZPS (Zona Protezione Speciale), Rete Natura 2000.

La prima pietra

Insomma, un territorio riconosciuto per il suo patrimonio ambientale che però non è ancora diventato un parco regionale. Nel 2019 però, la prima donazione di due terreni. «La prima pietra di tante altre pietre», è questo l’auspicio del convegno che si terrà sabato 26 marzo a Pieve di Cadore. Il convegno è organizzato dal gruppo promotore del parco, insieme alla magnifica comunità di Cadore, in collaborazione, tra gli altri con il Cai Veneto, la Commissione Centrale Tutela Ambiente Montano del Cai e la Commissione TAM Veneto-Friuli Venezia Giulia.

Dibattiti e confronti

Dalle 9 alle 12.30, dibattiti e confronti che affrontano i temi più disparati: dalle esperienze di parchi “fratelli” come quello delle Dolomiti di Ampezzo, al racconto vero e proprio del progetto, senza dimenticare la presenza del presidente della Commissione centrale Tutela Ambiente Montano Raffaele Marini e di Don Luigi Ciotti, presidente del gruppo Abele. Il primo si soffermerà sul tema “ll Cai e le aree protette. Un rapporto inprescindibile per la montagna del futuro. Il secondo si concentrerà su “parco del Cadore. Un progetto di vita per valli abitate, accoglienti ed educative”. Infine, sarà presente anche Isabella Pratesi, direttrice “conservazione” di WWF Italia, che si concentrerà sul ruolo dei Parchi di fronte alla crisi climatica e il ruolo dei cittadini per la loro istituzione.
La locandina del convegno © Ente promotore parco di cadore
«L’obiettivo è quello di portare avanti un discorso culturale all’interno del territorio del Cadore e non solo. In modo da fare rete e sistema con realtà dalle caratteristiche e dalle necessità simili, spiega Mirta da Pra Pocchiesa del gruppo promotore Parco di Cadore. «Con grande gioia abbiamo appreso delle iniziative condivise per l’istituzione del Parco del Cadore, con l’apposizione della prima pietra, certamente un seme promettente che ci auguriamo di veder rigogliosamente germogliare in futuro. L’impegno a salvaguardare un altro prezioso frammento di Gaia, oggi da più parti assediata e minacciata», afferma Franco Tassi del Centro Parchi Internazionale in un messaggio inviato per l’occasione.