Passi nella storia del Friuli Venezia Giulia

Stasera si terrà la presentazione online del progetto che vede affiancati Società alpina friulana e Agesci Fvg. I nove temi proposti coinvolgeranno gli scout e gli alunni delle scuole in conferenze ed escursioni in ambiente. Comune denominatore i confini come frontiere non solo geografiche, ma anche mentali, culturali e ideologiche
Dai Romani a Napoleone, dai “cramârs” ai migranti della rotta balcanica, dai pellegrini ai minatori e ai soldati: saranno nove i temi proposti dal progetto “Passi nella Storia del Friuli Venezia Giulia”, ideato dalla Società alpina friulana in collaborazione con Agesci Fvg, l’Associazione guide e scout cattolici italiani. Ogni tema sarà sviscerato da un esperto in conferenze ed escursioni in ambiente, rivolte ai 51 gruppi scout Agesci della regione, dagli educatori agli adolescenti e ai bambini, nonché agli allievi dell’Istituto comprensivo di Basiliano e Sedegliano.

La presentazione online

Il progetto, che impegna tutte le realtà della Saf (dall'Alpinismo giovanile ai Seniores), sarà presentato stasera alle 21 dal presidente della Saf Enrico Brisighelli, dai responsabili regionali Agesci Michela Vendrametto e Alessandro Giardina e dalla vicepresidente Saf Denia Cleri. Quest'ultima, presentando la serata, introdurrà Angelo Floramo, che terrà la conferenza introduttiva sui confini nella storia del Friuli Venezia Giulia. La conferenza potrà essere seguita in diretta sul sito Saf (alpinafriulana.it) alla sezione Live.
«La montagna è per noi e per gli scout un mezzo per crescere», afferma Enrico Brisighelli. «La nostra è una terra di confine che va percorsa, conosciuta e capita nella sua complessità facendola passare dalle scarpe, dai piedi, dal camminare».
Il progetto ‘Passi nella storia” svilupperà dunque il tema dei confini come frontiere non solo geografiche, ma anche mentali, culturali e ideologiche.
«Noi scout siamo donne e uomini di frontiera. Questo progetto è nelle nostre corde e permetterà i nostri soci di arricchirsi di competenze. L’autoeducazione, il rapporto con la natura, la vita comunitaria sono i mattoni della formazione», spiega Alessandro Giardina. «Bere da una fonte, accendere un fuoco, camminare in salita, fare fatica con uno zaino pesante eppure carico dell’essenziale servono a fare memoria, a formare i buoni cittadini di domani».

Passi nella storiaUn luogo e un'epoca per ogni tema

I temi e gli itinerari, corrispondenti ad altrettanti luoghi ed epoche, saranno illustrati da conferenze che saranno trasmesse on line ogni giovedì sera a partire dal 19 maggio. Sul sito della Saf è stata aperta una pagina dedicata con tutti i contenuti, che servirà anche come piattaforma di dialogo e condivisione dei ragazzi. Del progetto fanno parte anche gli incontri on line (il primo il 20 maggio) e in presenza con la Commissione e la Scuola di Escursionismo Saf e con il Soccorso Alpino Fvg, con lo scopo di formare gli accompagnatori scout e di sensibilizzare i giovani sulla sicurezza in montagna Il progetto, che vede il sostegno della Regione, della Fondazione Friuli e vari partner, si concluderà con un raduno in estate ,nel quale i ragazzi parteciperanno a workshop e laboratori, e in autunno con una manifestazione pubblica a Palmanova dal titolo “Orizzonti e non confini”.