Scozia: arrampicata, nuove relazioni e l'apertura di “Solar Wind”

I bergamaschi Dario Eynard e Fabio Olivari hanno rappresentato il Cai all’International Scottish Climbing Meet della scorsa settimana. Otto le vie salite da Olivari insieme a Ryan Balharry sul Ben Nevis, sei per Eynard e Scott Grosdanoff. Tra esse una nuova via, chiamata “Solar Wind”
«L’esperienza è stata estremamente positiva. Ho imparato ad approcciarci a un tipo di terreno misto differente da tutti quelli su cui abbia mai scalato nell’arco alpino».
Queste le parole di Dario Eynard (ventiduenne di Bergamo), appena rientrato dalla Scozia dove, insieme a Fabio Olivari (ventottenne di Sovere, in provincia di Bergamo), ha rappresentato il Club alpino italiano all’International Scottish Climbing Meet.

L'International Scottish Climbing Meet

Nato nel 1997, l'evento negli anni ha attirato scalatori da tutto il mondo desiderosi di vivere l'esperienza di arrampicare nell'inverno scozzese. Ognuno di loro viene accoppiato con un climber britannico, una formula che si è rivelata molto efficace. Gli arrampicatori di casa infatti condividono le proprie conoscenze e competenze relative al territorio e, in cambio, ricevono dagli stranieri una prospettiva più ampia e internazionale.
Fabio Olivari International Scottish climbing meet
Fabio Olivari sulla nord del Ben Nevis © Cai

In cordata con climber scozzesi

L'edizione appena conclusa si è svolta dal 25 febbraio al 4 marzo e ha visto la presenza di climber provenienti da Paesi come Germania, Polonia, Singapore e Corea del Sud.
«Dopo aver esplicitato il nostro livello di arrampicata su misto e ghiaccio, siamo stati legati in cordata a un compagno dello Scottish Mountaineering Club, circa di pari livello. Io ho arrampicato con Scott Grosdanoff, mentre Fabio Olivari ha arrampicato con Ryan Balharry», racconta Eynard. «Il rapporto non è quello di “guida e accompagnato”, mi piace specificarlo. L'intento è che gli stranieri possano usufruire dell'esperienza di chi vive quotidianamente il terreno scozzese, per poter costruire insieme dei progetti di salita».

Sulla nord del Ben Nevis

A causa della siccità, che non ha risparmiato le montagne scozzesi, l'unica parete che si presentava in buone condizioni è la porzione alta della nord del Ben Nevis, la montagna più alta della Gran Bretagna e il luogo più famoso dello Stato per l’arrampicata su ghiaccio e misto.
«Abbiamo trascorso i giorni da domenica a venerdì alla Cic Hut, il rifugio alle pendici della parete», continua Eynard. «Tutti i gruppi presenti all’evento hanno ripetuto ogni giorno diverse vie, sia di ghiaccio che di terreno misto. Del resto la parete offre tante possibilità, di difficoltà differenti».
Fabio Olivari e Ryan Balharry hanno salito otto vie in cinque giorni di attività, mentre Dario Eynard e Scott Grosdanoff sei vie, sempre in cinque giorni.
Dario Eynard su "Solar Wind"
Dario Eynard su "Solar Wind" © Cai

“Solar Wind”

«L’ultimo giorno ci siamo dedicati all’apertura di una nuova via, a mio avviso (e non solo) elegante ed estremamente piacevole da scalare. L’abbiamo chiamata “Solar Wind”: sono circa 250 metri per sei tiri con difficoltà di circa VII scozzese (un M6+ nella scala misto)», prosegue nel racconto Eynard. «Il nome deriva dal fenomeno dell’Aurora Boreale, che abbiamo osservato la sera precedente, molto rara a queste latitudini».
Il bilancio dell'esperienza è dunque estremamente positivo.
«Abbiamo ampliato i contatti e stretto legami di amicizia con i nostri compagni di cordata. Ci siamo promessi di scalare insieme ancora, magari sull’arco alpino, e portare a termine qualche progetto futuro».