La speleologia approda in Cilento, terra del mito

L’incontro internazionale Speleo Kamaraton si svolgerà dal 29 ottobre al 1° novembre a Marina di Camerota (SA). Un luogo che affonda le sue radici nella leggenda ed è sempre stato un crocevia di culture
La storia degli incontri speleologici in Italia conta ormai quattro decenni. Si cominciò con gli anni ’90 a Costacciaro, in Umbria, la tradizione venne ripresa con Casola Valsenio, la Speleopolis in provincia di Ravenna, poi tante realtà si sono fatte carico degli onori e degli oneri dell’organizzazione. Speleo Kamaraton si tiene a sud, in Campania, guarda al mare e alle grotte e ha già coinvolto le comunità speleologiche che si affacciano sul Mediterraneo. Il progetto SpeleoMedit dell’incontro ha, infatti, il dichiarato intento di far incontrare e farci conoscere le speleologie dei Paesi, di ben tre diversi continenti, che si affacciano sul Mediterraneo.
Grotta Azzurra © Francesco Maurano
Grotta Azzurra © Francesco Maurano

Un programma ricco, anche di sorprese

Gli organizzatori dell’Associazione Tetide, cui si deve la creazione del programma, prevedono molteplici attività per tutti i partecipanti, prestando attenzione anche alle aspettative dei più piccoli, pensando ad esempio a laboratori mirati; si stanno attrezzando e preparando le grotte che saranno meta di visite e si stringono gli accordi con chi terrà relazioni, presenterà reportage e proiezioni, con i produttori di tessuti e materiali, con chi espone e propone stand, con tutti i soggetti che creeranno l’identità dell’incontro. Abbiamo chiesto a Francesco Maurano, presidente dell’Associazione Tetide, le ragioni che hanno portato alla scelta di Marina di Camerota quale scelta dell’incontro internazionale.
«Marina di Camerota è “terra di Sirene”», dice Maurano, «ed è al centro del Mediterraneo, da sempre crocevia di culture e tradizioni. L’incontro si svolgerà là dove la montagna incontra il mare creando un paesaggio unico. Il luogo, splendido, offre una grande scelta di attività: grotte, escursioni sulla terraferma e in mare, persino la possibilità di fare snorkeling in grotte semisommerse».
Come prevedi sarà l’umore dell’incontro?
«Il programma è davvero ricco di eventi e relazioni. Tra i fili conduttori dell’appuntamento c’è, naturalmente, l’attenzione alla salvaguardia dell’ambiente e alla corretta frequentazione delle aree marine protette. Puntiamo molto anche alla qualità dell’accoglienza, che per noi è un valore imprescindibile. Desideriamo che gli speleo possano ritrovare il piacere di incontrarsi, naturalmente rispettando alcune regole nell’interesse e per la sicurezza di tutti. Siamo molto felici di poter accogliere la speleologia in questo territorio magico».
Grotte del Cannone viste dal mare © Francesco Maurano
Grotte del Cannone viste dal mare © Francesco Maurano

Un incontro da vivere in sicurezza

L’incontro ha cominciato la sua gestazione molto prima della pandemia, quando l’idea del ritrovarsi non era neppure lontanamente associata alla circolazione di un virus. L’associazione Tetide che organizza l’appuntamento ha già instaurato una vasta rete di relazioni, raccolto adesioni e patrocini importanti, ma è perfettamente consapevole della situazione e a giugno ha comunicato norme precise per lo svolgimento di Speleo Kamaraton in sicurezza, garantendo pieno rispetto di ordinanze e prescrizioni che saranno in vigore a fine ottobre. Naturalmente c’è l’auspicio che la campagna vaccinale, nel frattempo, possa aver scongiurato rischi e allontanato l’eventualità di ulteriori restrizioni e divieti. Per informazioni sempre aggiornate su Speleo Kamaraton, approfondimenti e adesioni invitiamo a fare riferimento al sito www.speleokamaraton.eu