120 anni dalla nascita di Emilio Comici

La Società alpina delle Giulie organizza una serata dedicata al grande alpinista triestino, durante la quale si parlerà del suo lato umano e dei luoghi della sua formazione. Appuntamento martedì 19 ottobre in sede
«Ricorrono quest’anno i 120 anni dalla nascita di Emilio Comici (21 febbraio 1901, Trieste – 19 ottobre 1940, Selva di Val Gardena). Un uomo di un altro secolo, eppure così moderno, un innovatore, un comunicatore, a suo modo un divo. La sua forte influenza è stata infatti fondamentale per la storia e l’evoluzione dell’alpinismo che allora si definiva “acrobatico”». Queste le parole riportate nella nota della Società alpina delle Giulie – Sezione di Trieste del Cai, che al grande innovatore e profeta dell'alpinismo contemporaneo dedicherà una serata, in programma martedì 19 ottobre alle 19 presso la sede sezionale in via Donoti.
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Sx Anna Escher, dx Emilio Comici © Archivio Comici - Società alpina delle Giulie

Il lato umano di Comici e i luoghi della sua formazione

Un evento organizzato insieme alla Scuola nazionale di alpinismo E. Comici e al G.A.R.S., nel corso del quale sarà presentato il secondo volume della collana “Grandi alpinisti italiani” di Meridiani Montagne, a lui interamente dedicato.
«In questo numero monografico su Comici, oltre agli aspetti tecnici, si vanno ad indagare anche il lato umano e i luoghi della sua formazione. Dai primi passi come speleologo nelle profondità carsiche ai trionfi sulle pareti nord delle Dolomiti, dalle Tre Sorelle al Civetta, alla Grande di Lavaredo, facendone emergere un personaggio capace di rivoluzionare l’arte dell’arrampicata e di comunicarla al grande pubblico attraverso mezzi allora all’avanguardia, come la fotografia e il cinema».
E. Comici
Un altro scatto di Emilio Comici © Archivio Comici - Società alpina delle Giulie

Una vita strettamente legata alla montagna

La Sag sottolinea che anche la rivista friulana La Panarie ha celebrato il 120° anniversario della nascita di Comici con un articolo di Nadia Danelon. «Esperta della Società alpina delle Giulie e redattrice della rivista, ha ripercorso la storia dell’alpinista attraverso l’analisi dei documenti d’archivio, raccontando un uomo la cui vita è sempre stata strettamente legata alla montagna». Moderato da Matteo Sione, l'incontro vedrà la relazione di Nadia Danelon e gli interventi di Paolo Toffanin (presidente della Sag), Paolo Paci (direttore di Meridiani Montagne), Vittorio Zanon (direttore de La Panarie) e di Giorgio Gregorio (Scuola nazionale di alpinismo Emilio Comici). Ingresso libero fino ad esaurimento posti (60 circa). Richiesto il Green Pass.