Gli “attacchi” delle zecche, se ne è parlato al Cai Chivasso

La veterinaria Laura Rebora ha approfondito le conseguenze dell'immissione della saliva delle zecche nel corpo umano e gli accorgimenti consigliati agli escursionisti

Zecca dei bosch

Una zecca dei boschi (Ixodes ricinus)

La rassegna del Cai Chivasso “Quattro chiacchiere con…” è ricominciata venerdì scorso, dopo la sospensione dovuta alla pandemia.
L’argomento del primo incontro sono state le zecche, con la veterinaria Laura Rebora (Operatrice naturalistico-culturale Cai) che ha intrattenuto il pubblico con un tema molto sentito dai frequentatori dei sentieri: le conseguenze degli “attacchi” di questi artropodi.

«La saliva che loro immettono nell’ospite può provocare forti reazioni allergiche o, peggio, trasmettere malattie come Lyme-Borreliosi e Meningoencefalite», si legge nella nota del Cai Chivasso. «Gli accorgimenti per evitare gli spiacevoli “attacchi” sono coprirsi adeguatamente e, ritornati dalle escursioni, verificare di non avere i piccolissimi insetti su indumenti e zaini o, peggio, se si è già stati punti. Evitare poi di passare in zone con l’erba molto alta, è proprio in quell’habitat infatti che le zecche stazionano e aspettano gli ignari escursionisti».

Laura Rebora

Laura Rebora © Cai Chivasso

Ad accogliere i presenti il Presidente sezionale Giovanni Piretto, che ha ricordato il prossimo appuntamento con la rassegna “Quattro Chiacchiere con…”: venerdì 10 marzo sarà il dottor Paolo Brizzi a parlare del miglioramento delle proprie performance grazie alla respirazione nel corso dell’incontro intitolato “Respiriamo la montagna”.

Altri appuntamenti sono previsti nei successivi venerdì.
Per maggiori informazioni: www.caichivasso.it

Per approfondire il tema “zecche” leggi l’articolo “Attenzione alle zecche”, pubblicato l’11 luglio 2022.

Attenzione alle zecche