Bilancio positivo per il corso di fotografia “Obiettivo Montagna” del Cai Reggio Emilia

L'iniziativa ha visto i partecipanti impegnati da aprile a giugno. In settembre mostra con gli scatti migliori
Cinque lezioni teoriche e due lezioni sul campo, che hanno visto la partecipazione di una quindicina circa di soci: persone di ogni età accomunate dalla passione per l’escursionismo e, naturalmente, per la fotografia. Questi numeri del corso di fotografia “Obiettivo in Montagna”, organizzato dal Cai Reggio Emilia in collaborazione con il fotografo Roberto Carnevali da aprile e giugno.

Escursioni lungo il Sentiero dei Ducati e sul Sentiero Italia CAI

Gli incontri hanno toccato temi quali: tempi e diaframmi, punto di ripresa e composizione, luce e ambiente, scelta dell’attrezzatura, macro, flora e fauna, pianificazione dell’uscita, post-produzione digitale e molto altro. Le lezioni teoriche sono state organizzate in modalità online per questioni di sicurezza anti-Covid. Per quanto riguarda le uscite, i partecipanti sono stati guidati lungo due sentieri della provincia reggiana. Il primo in zona collinare sulla prima tappa del Sentiero dei Ducati, nella zona di Canossa, il secondo sul crinale, a confine con la Toscana (Passo di Pradarena), su un tratto del Sentiero Italia CAI.
Cai Reggio Emilia Corso fotografia
I corsisti sul Sentiero dei Ducati

Soddisfazione da parte della Sezione

«Le due escursioni hanno permesso ai partecipanti di familiarizzare con i dispositivi tecnologici utilizzati per scattare fotografie. In particolarehanno preso confidenza con le funzioni meno utilizzate e hanno acquisito dimestichezza con ambienti di differente tipologia: dal sottobosco ai luoghi antropizzati, fino al paesaggio montano. Infine hanno potuto conoscere vis à vis il fotografo Roberto Carnevali nonché il gruppo stesso», si legge sulla nota del Cai reggiano. «Il corso, infatti, è stato occasione non solamente di apprendimento ma anche di socializzazione e di convivialità fra i partecipanti, dopo il lungo periodo di restrizioni causate dalla pandemia. I pranzi, realizzati al sacco e in sicurezza, sono stati sì momenti di confronto sui temi legati alla fotografia, ma anche opportunità di condivisione di esperienze e di vita».
A settembre, dopo la ripartenza delle attività sociali, gli organizzatori del corso allestiranno una mostra fotografica in sede utilizzando gli scatti migliori selezionati da ciascun corsista.