“Alpinismo sovietico”, una serata al Cai Ligure Genova

Giovedì 12 gennaio presso la sede sezionale Sara Fagherazzi presenterà il proprio volume, acquistabile in edicola con il Corriere della Sera. La serata inaugura il ciclo di appuntamenti curati dal Comitato scientifico e dalla Biblioteca sezionali, che dureranno fino a giugno
Un affascinante racconto dell'alpinismo sovietico, sconosciuto a molti appassionati del mondo occidentale, dalla viva voce di Sara Fagherazzi, socia della Sezione e autrice del volume, ora in edicola con il Corriere della Sera, che fa parte della collana Storia dell'Alpinismo, curata da Alessandro Gogna. Il Cai Ligure Genova presenta così la serata di giovedì 12 gennaio (ore 21), che si terrà nel salone della sede sezionale (Galleria Mazzini 7/3), durante la quale sarà presentato il volume Alpinismo sovietico.
«Con questa serata inauguriamo un ciclo di appuntamenti del giovedì (due al mese) presso la nostra sede a partire dalle ore 21, che ci accompagneranno fino a giugno», si legge nella nota del Cai Ligure Genova. «Il neonato Comitato scientifico sezionale e la Biblioteca ci proporranno tanti argomenti di approfondimento, occasione di svago, cultura e incontro con la montagna sempre protagonista. Ve ne parleremo durante la serata di giovedì e ne daremo presto dettagli sempre sul nostro sito».
L'ingresso è libero, anche per i non soci Cai.
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La locandina della serata


Alpinismo sovietico di Sara Fagherazzi

«"Alpinismo sovietico" nasce dalla volontà di unire l’amore per la lingua e cultura russa a quello per la montagna. Cercare di spiegare e raccontare una storia per nulla nota. Non esiste, infatti, un’organica documentazione precedente, né in italiano né in altre lingue. Pochi conoscono le lingue slave e allo stesso tempo hanno alcune nozioni geografiche e/o interesse nella materia. Affrontare questa ricerca con gli strumenti a miei mani, partendo da zero, è stato un lavoro colossale che lunge da essere completo. Impossibile occuparsi di tutta la storia di catene montuose che si allungano dal Caucaso al Pamir, dal Tien-Shan alla penisola della Kamčatka e delle relative vicissitudini umane. Questo testo cerca di tracciare la storia dell’alpinismo russo e spiegarne le sue peculiarità e carattere distintivo dagli albori in epoca zarista, passando per gli anni che portano alla Rivoluzione d’ottobre, gli anni Venti e Trenta e le varie istituzioni per disciplinare e regolare questa attività nella neonata Unione, gli anni dell’alpinismo come strumento di propaganda del regime socialista e l’istituzione dei premi e riconoscimenti, gli anni del periodo bellico e postbellico, della repressione e le grandi purghe, gli anni dal 1940 al 1991 e la dissoluzione dell’Urss ed, infine, i giorni nostri. Storia, curiosità, luoghi, oggetti e alpinisti fortissimi i cui nomi riecheggiano ancora oggi in Europa ma ai quali finora non si riusciva ad associare un contesto. Per dimostrare come l’alpinismo in Russia ebbe un incredibile seguito dagli albori, creando e consolidando anche una forte presenza nella cultura popolare (cinema, musica, poesia). Non un isolato fenomeno sportivo, ma pilastro portante della società che ci aiuta a spiegare alcune tra le più spettacolari e individualistiche performance negli ultimi decenni di russi, ucraini e kazaki, oggi al top mondiale della ricerca alpinistica» (Sara Fagherazzi).