Cai Domegge, una vita per le crode

Si chiama così la mostra organizzata dalla Sezione, con immagini e materiali alpinistici degli scalatori sconosciuti al grande pubblico che hanno affrontato con passione le vie di queste “Dolomiti di periferia”
Un'esposizione che racconta attraverso immagini personali e materiali alpinistici le vite dei personaggi che hanno risalito le pareti, le fessure, i canali delle montagne che circondano Domegge di Cadore (BL). Queste le caratteristiche della mostra Cai Domegge, una vita per le crode, organizzata dalla Sezione con il patrocinio dell’Ufficio Turistico.

Alpinisti sconosciuti al grande pubblico

Come si legge in una nota, l'obiettivo è far conoscere
«le storie di alpinisti rimasti sconosciuti al grande pubblico, ma che hanno affrontato queste Dolomiti di periferia con gli stessi desideri dei più celebri personaggi del grande alpinismo».
Tra le storie sopracitate quelle di scalatori come
«Antonio Da Vià, l’alpinista solitario di Vallesella, e quella del mitico Herberg, l’alpinista tedesco con il record di vie nuove sugli spalti di Toro». Non mancano la foto del primo rintocco di campana di Artemide Boni sul Campanile di Toro, le immagini dell'inaugurazione del Bivacco Montanel, le foto della distilleria di mugolio e quelle della sistemazione del rifugio Bajon.
L'epopea degli Spalti
Il pannello "L'epopea degli Spalti"

Inaugurazione sabato 2 luglio

L'inaugurazione è fissata per sabato 2 luglio alle 18:30 presso la Cappella di San Giuseppe di fronte al Municipio di Domegge di Cadore. La mostra è visitabile tutti i martedì, giovedì, sabato e domenica dalle 10,30 alle 12,30 e dalle 18 alle 20 fino al 24 luglio. L’apertura è garantita da otto soci volontari che si alterneranno con date e orari già prefissati per garantire la visita sia ai residenti che ai turisti.