05.12.2023 - - - alpinismo arrampicata cultura storia
Nel confronto “a distanza” con le pareti che hanno fatto la storia dell'alpinismo in Dolomiti, la conca ampezzana è stata ovviamente uno dei “campi” di prova più importanti per i giovani alpinisti del CAI Eagle Team.
Cortina d’Ampezzo ha alle spalle una storia alpinistica molto ricca, che ha certamente contribuito allo sviluppo turistico della zona. Per gli amanti della montagna questa piccola città circondata da titaniche vette dolomitiche significa ben altro.
Qui l’evoluzione dell’alpinismo e dell’arrampicata ha trovato un teatro naturale nel quale gli alpinisti potevano lasciare la loro firma.
I primi turisti stranieri furono i protagonisti indiscussi del periodo di conquista delle cime, salendo sempre accompagnati da cacciatori e in seguito da guide locali. Gli alpinisti ampezzani si distinsero sin da subito per le loro capacità.
Per raccontare l’intera storia alpinistica cortinese, probabilmente, servirebbero 2-3 libri molto voluminosi. Sicuramente un protagonista dei giorni nostri, che merita particolare attenzione è Massimo Da Pozzo, soprannominato il Mox.
Massimo è nato nel 1967 e inizia ad arrampicare giovanissimo con suo padre Luciano (Lux), Scoiattolo e forte scalatore. Massimo e i suoi fratelli Marco e Paolo, ben presto, entrano anche loro nel gruppo alpinistico degli “Scoiattoli di Cortina” e da lì a poco diventano Guide Alpine. Il “Mox” ha aperto numerose vie e chiodato tiri in falesia, dove potersi allenare e divertire.
Tutte i nuovi itinerari multipitch sono caratterizzati da una chiodatura distanziata e chi le affronta deve essere ben allenato e consapevole dei propri limiti: non è sufficiente salire un 7b in falesia per ripetere una sua via di pari grado. Serve innanzitutto una buona preparazione mentale.
Il vecchio leone e la giovane fifona è una via firmata da Massimo Da Pozzo e Natasha Alexander (luglio 2006), che sale lungo il Primo Spigolo della Tofana di Rozes. Supera difficoltà di 6c+/7a con un obbligatorio di 6b e raggiunta la grande cengia, a circa 130/150 metri dalla vetta, la via si raccorda ad Aspettando la vetta. Dopo altre due lunghezze si innesta sulla classica Alverà/Pompanin del 1946, che salendo dalla base della parete, affronta direttamente l’intero spigolo.
La via Il vecchio leone e la giovane fifona è stata salita da Matteo Sella e Camilla Reggio nella seconda settimana di formazione del CAI Eagle Team in Dolomiti, nell'estate del 2023.