Crollo sulla Marmolada, il bilancio definitivo è di 11 vittime

Sabato scorso, 9 luglio, le analisi del Ris hanno consentito di concludere le identificazioni di tutte le 11 vittime della valanga di neve, ghiaccio e roccia provocata dal distacco dalla calotta sommitale del ghiacciaio della Marmolada
Sabato scorso, 9 luglio, le analisi del Ris hanno consentito di concludere le identificazioni di tutte le 11 vittime della valanga di neve, ghiaccio e roccia provocata dal distacco dalla calotta sommitale del ghiacciaio della Marmolada, sotto Punta Rocca, avvenuto domenica 3 luglio. Una valanga di neve, ghiaccio e roccia che nel suo passaggio di circa due chilometri lungo il versante trentino ha coinvolto anche il percorso della via normale, mentre vi si trovavano delle cordate. I feriti invece sono 8. Nelle operazioni di ricerca, sono stati coinvolti sin dalla primissima mattinata 14 operatori con 2 cani da ricerca e 2 vedette. I sistemi di allerta meccanici consentiranno lo svolgimento delle operazioni in sicurezza. Cinque sono le persone reclamate dai familiari e le analisi scientifiche che i Ris stanno compiendo, saranno fondamentali per attribuire un nome ad ogni corpo.

I soccorsi

I soccorsi della Protezione civile del Trentino hanno impiegato elicotteri, il personale del Soccorso alpino e speleologico con le unità cinofile, Vigili del fuoco, Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza provenienti anche dalle vicine province di Bolzano, Belluno e Venezia. Le operazioni vengono coordinate presso la caserma dei vigili del fuoco di Canazei, sede anche del soccorso alpino. Sul posto sono presenti anche il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, quello della Provincia autonoma di Bolzano, Arno Kompatscher, il Presidente della Regione Veneto Luca Zaia, il Capo del Dipartimento della Protezione Civile Fabrizio Curcio. In giornata, anche il presidente del Consiglio Mario Draghi si è recato a Canazei, dove ha incontrato i soccorritori, le autorità presenti e ha espresso il suo cordoglio ai familiari delle vittime. «Mi unisco al profondo dolore che ha colpito le famiglie delle vittime della tragedia, e manifesto a loro e ai feriti coinvolti nel crollo la mia vicinanza e quella del Cai», ha dichiarato il Presidente generale del Cai Antonio Montani, in una nota diffusa alla stampa.
Il numero verde del Soccorso Alpino e Speleologico

Le ricerche

  Domenica, dopo la bonifica via terra dei soccorritori e delle unità cinofile, vista la situazione pericolosa per la possibilità di distacchi di altre valanghe e per scongiurare il più possibile il pericolo per gli operatori, intorno alle 15.30 è stato fatto intervenire l’elicottero di Trentino Emergenze dotato di Artva a bordo e con agganciata la campana Recco – una tecnologia utilizzata per la ricerca di persone disperse che viene agganciata all’elicottero e consente di captare dei segnali provenienti da superfici riflettenti e da dispositivi elettronici – per effettuare una ulteriore bonifica dall’alto. Il presidio è proseguito per tutta la serata e nelle ore notturne. Oggi le ricerche sono proseguite fino a che il meteo lo ha permesso. Attualmente sono sospese. Sono state emanate ordinanze di divieto di accesso e percorrenza dell’area interessata dalla valanga congiuntamente dai Comuni di Canazei e Rocca Pietore, fino a quando non sarà accertata la natura del distacco con gli opportuni rilievi glaciologici e geologici.