Ghiaccio Fragile, formazione e approfondimento sulla montagna che cambia

Il corso e il progetto “Ghiaccio Fragile” nasce come momento di aggiornamento per gli insegnanti delle Scuole Medie e Superiori sull’emergenza climatica
Ghiacciaio d'Agola nel 2019 (sopra) e nel 2023 (sotto) © Sat


Il corso e il progetto “Ghiaccio Fragile” nasce come momento di aggiornamento per gli insegnanti delle Scuole Medie e Superiori sull’emergenza climatica, con un approccio interdisciplinare e una didattica innovativa finalizzata a promuovere concrete attività di educazione ambientale con gli studenti. 

Quest’anno la sua attività si concretizza con la prima summer school “Ghiaccio Fragile - i cambiamenti climatici e la montagna”, dal 29 luglio al 3 agosto 2024. La scuola propone una formazione approfondita sulla crisi climatica aperta a Insegnanti, Guide escursionistiche ambientali, Accompagnatori di Media Montagna e soci Cai con funzioni educative e di accompagnamento. Le informazioni sono disponibili qui.

Le attività proposte sono caratterizzate da una marcata interdisciplinarietà e una particolare attenzione verso l'ecosistema alpino: infatti il corso si snoda tra Courmayeur e i ghiacciai del Monte Bianco, dove verranno presi in considerazione anche i temi energetici. Una tappa all'Anfiteatro morenico di Ivrea permetterà di osservare da vicino gli effetti morfologici delle glaciazioni del passato e riflettere con agronomi ed enologi sulle relazioni tra la crisi ambientale, la viticoltura e le tradizioni agro-silvo-pastorali.

Tra i docenti, daranno il loro contributo scientifico ricercatori ed esperti dell'Université Savoie-Mont Blanc, Università di Siena, Comitato Glaciologico Italiano, Società Meteorologica Italiana (per intenderci la società costituita da Luca Mercalli), Meridiani società scientifica.
All'evento collaborerà anche il Parco Nazionale del Gran Paradiso, il CAI (sez. di Almese), IREN, il Museo della Montagna - CAI di Torino, insieme ad altre numerose istituzioni e scuole superiori (tra cui il Liceo Pascal di Giaveno).

Allo stesso tempo, l’11 e il 12 maggio 2024, presso la Sacra di San Michele a Susa (Torino) è previsto un convegno focalizzato più in generale sulla montagna: uno degli ecosistemi che più soffrono gli effetti della crisi climatica, proponendo una riflessione sul controverso rapporto tra uomo e natura, scienza e negazionismo, modelli di sviluppo e tutela dell’ambiente

Tra i relatori Don Claudio Massimiliano Papa, retore della Sacra di San Michele, Giuseppe Bergesio, ad Iren Energia, l’alpinista Patrick Gabarrou, il docente e filosofo Vincenzo Ariano il divulgatore scientifico Gianni Boschis. Modera lo scrittore e giornalista Roberto Mantovani.

Il programma è disponibile qui