Tour della coesistenza uomo-orso: il WWF cerca volontari

Dal 1° al 7 agosto torna WWF, in collaborazione con il Parco nazionale della Maiella, organizza un campo di volontariato per sensibilizzare popolazioni locali e turisti sulla presenza dell'orso bruno marsicano e per realizzare azioni di conservazione per ridurre le minacce alla vita dell'animale. Fino al 30 giugno sono aperte le selezioni per i volontari
Call to action WWF © Facebook

WWF è alla ricerca di volontari per il Tour della coesistenza uomo-orso, che ci terrà da 1° al 7 agosto in collaborazione con il Parco Nazionale della Maiella. Tra le attività che i volontari saranno chiamati a realizzare ci sono iniziative di comunicazione e sensibilizzazione con le comunità locali e per i turisti, laboratori per bambini e ragazzi e azioni di conservazione per ridurre le minacce all'orso bruno marsicano. 

 

C'è tempo fino al 30 giugno per candidarsi all'iniziativa, visitando la pagina apposita sul sito del WWF.
 

Tour di coesistenza uomo-orso

 

L'obiettivo del progetto è diffondere comportamenti corretti nelle aree frequentate dall'orso, in modo da generare consapevolezza tra le persone, tentare di avvicinarle di più al territorio e di renderle amiche della biodiversità.

 

Filomena Ricci, delegata WWF Abruzzo, commenta così il tour: "I volontari saranno presenti nelle piazze dei paesi pronti a incontrare le persone, a confrontarsi, ad accogliere domande e richieste, ad ascoltare chi i territori li vive e ad arricchirsi della loro esperienza, il tutto con l'entusiasmo tipico di chi decide, per passione, di dedicare un po' del proprio tempo libero e delle proprie vacanze a una specie come l'orso e alla natura in generale".

 

L'iniziativa è organizzata nell'ambito del progetto "Orso 2x50", realizzato con l'obiettivo di raddoppiare il numero di esemplari di orso e le zone in cui vive entro il 2050. 

 

Chi è l'orso bruno marsicano?

 

È una delle specie più rare della fauna italiana ed europea. Ma è anche una delle più a rischio. Ad oggi, infatti, la popolazione si è ridotta a circa 50/60 esemplari in alcune aree dell'Appennino centrale – tra Abruzzo, Lazio e Molise. Bracconaggio, avvelenamenti, incidenti stradali e frammentazione dell'habitat minacciano costantemente l'esistenza dell'orso.

 

Famiglia di orsi bruni marsicani © Facebook

 

In questo senso i numeri sono chiari: dal 1970 ad oggi sono morti 139 esemplari, l'80% a causa di attività umane. Il bracconaggio è responsabile del 48% dei decessi, incidenti stradali e annegamenti sono responsabili del 32%. 

 

Sul punto si è espresso Marco Antonelli, referente Grandi Carnivori WWF Italia: "Uno degli strumenti più efficaci per affrontare questa sfida è il coinvolgimento attivo delle comunità locali. Promuovere una convivenza pacifica tra uomo e orso è fondamentale, e può essere perseguito attraverso attività di informazione, educazione ambientale e campi di volontariato come questo organizzato da WWF Italia e Parco Nazionale della Maiella".

 

Collaborazione tra WWF e Parco Nazionale della Maiella

 

Il Parco Nazionale della Maiella collabora con WWF nella realizzazione di questo tour di coesistenza. Ma non è l'unico. Da un anno si è concluso Life Arcprom – Bentornato orso gentile, progetto internazionale che ha visto la collaborazione di parchi nazionali, università e associazioni ambientaliste. 

 

Sono state realizzate iniziative in quattro parchi nazionali dell'Europa meridionale, tre in Grecia – Prespa, Pindo settentrionale, Monti Rodopi – e uno in Italia – il Parco della Maiella, appunto. Le università coinvolte sono quella di Tessaglia e della Macedonia occidentale, mentre le due organizzazioni sono il WWF e Callisto. 

 

Iniziato nell'ottobre 2019 con l'obiettivo di prevenire e ridurre i rischi derivanti dalle interazioni uomo-orso e di valorizzare la sua presenza nel Parco nazionale della Maiella, il progetto si è concluso nel 2024.
 

Orso 2x50

Come suggerisce il nome, il progetto ha l'obiettivo di raddoppiare la popolazione dell'orso marsicano entro il 2050. Una sfida ambiziosa, che impegna tutti gli attori sul territorio, dai Camuni alle Regioni, alle Aree Protette, gli Enti scientifici e le Associazioni, e passa attraverso alcuni passaggi fondamentali: ridurre la mortalità dell'animale causata dall'uomo; rendere sicuri gli spazi attraversati dall'orso; adottare recinti elettrificati per bestiami e apiari in modo da ridurre i conflitti tra questi e gli orsi; istituire nuove aree protette e migliorare la gestione sanitaria di cani e bestiame, che possono infettare l'orso; lavorare sull'opinione pubblica, sensibilizzando le popolazioni locali, i turisti e gli amministratori.