Un nuovo progetto per la Capanna Carrel

Dopo che il rifacimento della Capanna Carrel era stato annunciato entro la fine dell'estate 2023, l'Assessore della Regione Valle d'Aosta Luciano Caveri racconta gli intoppi e le prospettive che hanno portato a un nuovo progetto per lo storico rifugio appollaiato lungo la Cresta del Leone al Cervino.

All’inizio dell’estate 2023 il rifacimento della Capanna Carrel al Cervino era stata data come imminente. In previsione della stagione di maggior frequentazione della montagna era stato diramato un avviso agli alpinisti che non avrebbero potuto usufruire del ricovero per spezzare la lunga ascensione alla Gran Becca. Ma, a conti fatti, la struttura è rimasta al suo posto finché, lo scorso 27 novembre, la Giunta regionale della Valle d’Aosta ha adottato la Deliberazione n. 1438 che stanzia ulteriori € 1.577.639,20 alla riqualificazione della Capanna Carrel, nel Comune di Valtournenche. 

La rocciosa linea della Cresta del Leone e la Capanna Carrel © Federico Rossetti

«Durante i primi sopralluoghi per il rifacimento del rifugio – esordisce Luciano Caveri, Assessore regionale con delega alle Politiche nazionali per la montagna – la ditta vincitrice dell’appalto ha osservato tracce di pericolose cadute di massi sul tetto della capanna sollevando problematiche di carattere geologico per l’avvio del cantiere. Sono stati quindi commissionati nuovi studi che hanno suggerito una decisa revisione del progetto iniziale. D’altronde era una questione di sicurezza per il personale del cantiere e per i futuri frequentatori». 

Come cambia, a questo punto, il progetto? 

«Le analisi effettuate con tecnologie all’avanguardia nel corso dell’estate sulla montagna hanno confermato che la nuova struttura dovrà essere spostata dall’attuale posizione, ma ci hanno anche fornito un risultato confortante: pochi metri più a valle è presente una zona di rocce molto solide, prive di permafrost e quindi meno sensibili agli effetti del cambiamento climatico, che possono ospitare la nuova Capanna Carrel e un’elisuperficie per le operazioni di soccorso e di rifornimento del rifugio». 

 

Quali saranno i prossimi passi? 

«Entro la fine dell’anno verrà presentato pubblicamente il progetto architettonico rinnovato. In base alle condizioni meteorologiche, nella primavera del 2024 inizieranno i lavori con l’obiettivo di avere la nuova Capanna Carrel operativa per l’estate. Il progetto architettonico sarà composto da strutture prefabbricate che verranno trasportate in loco con l’elicottero e assemblate con minore impiego di tempo, di forza lavoro e un minore impatto ambientale rispetto ai cantieri classici». 

Il rifugio eretto nel 1969 a 3835 metri di quota lungo la Cresta del Leone al Cervino. È intitolato a Jean-Antoine Carrel, primo salitore della via italiana. © Wikimedia Commons

Che ne sarà della vecchia capanna? 

Presumibilmente il vecchio rifugio verrà riportato a valle per diventare un’attrazione turistica, come è accaduto con il suo predecessore, la Capanna Luigi Amedeo, che sorge a fianco dell’ufficio delle Guide del Cervino. D’altronde, sarebbe un peccato smantellare un’opera inaugurata nel 1969 che per oltre 50 anni ha resistito alle intemperie ospitando migliaia di alpinisti impegnati nell’ascensione del Cervino». 

 

Con quali fondi verranno finanziati i lavori? 

«L’intervento originario – conclude Caveri – era sostenuto anche con i fondi dell’Interreg Italia-Svizzera che, però, si conclude con la fine del 2023. Siccome non saremo in grado di fatturare i lavori entro la fine dell’anno, abbiamo accelerato i tempi per non perdere i 400.000 € già spesi, stanziando una somma dal Fondo montagna a copertura del nuovo progetto. La cifra è stata girata al Comune di Valtournenche che ora avvierà la seconda fase operativa».