Lo scorso giugno ha preso il via il primo corso di alpinismo base aperto a dodici ragazze e ragazzi provenienti da diversi Otto e organizzato dalla Scuola Centrale di Alpinismo Giovanile (SCAG), su mandato della Commissione Centrale di Alpinismo Giovanile (CCAG), in collaborazione con la Scuola di Alpinismo, Scialpinismo e Arrampicata Libera “Prealpi Trentine” della Sezione Sat di Arco.
Di seguito l'articolo cheracconta prima uscita del corso, tenutasi ad Arco (TN) il 15 e 16 giugno scorsi.
Il racconto dei partecipanti
Questo primo weekend fungeva da preparazione in vista della seconda e conclusiva esperienza organizzata dal corso, che si terrà tra le Dolomiti di Brenta in agosto.
Ospitati dalla Sat di Arco abbiamo potuto vivere una prima esperienza dell’alpinismo: il primo giorno è stato dedicato alla teoria, gli Istruttori hanno spiegato nodi e procedure, mentre il secondo abbiamo arrampicato sulle pareti che hanno rivoluzionato l’arrampicata in Italia.
Le procedure che ci hanno insegnato non erano numerosissime, ma essenziali: dal semplice “nodo a otto”, alla costruzione della "longe", ognuna parte della catena di sicurezza che permette di ridurre il rischio di infortuni. Abbiamo provato, alcuni per la prima volta, la “calata in corda doppia”, come fare sicurezza tramite “secchiello” e come effettuare delle “risalite” in caso di necessità, in modo da imparare a scalare su vie a più tiri.
L’esperienza prevedeva che dormissimo in tenda al campeggio “Camping Arco”, nonostante quella sera il meteo si sia dimostrato poco collaborativo: mentre eravamo in sede Sat per guardare “Zanzara e Labbradoro”, un documentario dedicato a Roberto Bassi, famoso arrampicatore degli anni ‘80, abbiamo visto e sentito lampi e tuoni, e quando infine siamo tornati al campeggio una pioggia torrenziale ci ha dato la buonanotte.
Il temporale ci ha permesso di comprendere a pieno l’importanza dell’imprevedibilità e dell’impotenza dell’uomo di fronte alla montagna.
Bisogna sottolineare che un gruppo di Accompagnatori e Istruttori della Scuola Centrale di Alpinismo Giovanile e della Scuola di Alpinismo della Sat di Arco ha contribuito in modo tale che l'avventura risultasse non solo possibile, ma anche piacevole.
Grazie al loro impegno, alla loro dedizione, ma soprattutto alla loro passione per la montagna, sono riusciti a trasmettere un elevato numero di informazioni necessarie per la diminuzione del rischio nell’alpinismo e a coinvolgere noi ragazzi al meglio.
Durante il pomeriggio della seconda giornata, dopo aver mangiato una buonissima pasta offerta dalla Sat, ognuno ha condiviso quello che gli è rimasto di questi due giorni.
In molti siamo rimasti quasi impressionati dalla grande fiducia che gli Istruttori hanno posto nei nostri confronti fin dal primo momento, tanto da permetterci di fare loro sicura durante la seconda giornata, dedicata al multipitch. Ci siamo resi conto di avere ancora tantissime cose da imparare: ogni procedura ha tante sottigliezze che permettono di essere più sicuri e di trattare al meglio l’attrezzatura per non usurarla.
Anche il gruppo formatosi tra noi ragazzi si è dimostrato molto unito, ognuno di noi si è sempre dimostrato disponibile verso i compagni in caso di aiuto.
Infine anche gli Istruttori hanno condiviso ciò che hanno visto in noi, confermando quello che avevamo pensato: sono rimasti piacevolmente sorpresi dalla coesione del gruppo e dalla serietà con cui ognuno svolgeva il proprio compito.
Aspettiamo con fervore la prossima uscita!
Iacopo Battisti, Bruno Bruni, Francesca Casella, Riccardo Chiolerio, Yahia Kinani, Chiara Michieletto, Daria Pastrello, Maria Chiara Rettore, Nicolò Rizzi, Lisa Valgattarri, Leonardo Venturelli, Ernesto Viscardi