Otto marzo, il legame tra le donne abruzzesi e la montagna

Pubblichiamo l'articolo di Alejandra Meda, presidente della commissione Tutela Ambiente Montano Abruzzo, che ripercorre le tappe dell'evento "La montagna si tinge di rosa"
  Pubblichiamo l'articolo di Alejandra Meda, presidente della commissione Tutela Ambiente Montano Abruzzo, che ripercorre le tappe dell'evento "La montagna si tinge di rosa" L’evento “La Montagna si tinge di rosa”, che si svolge dal 2017 nel mese di giugno sulle  nostre montagne d’Abruzzo, è divenuto un appuntamento giunto alla sua quarta edizione.

Il rapporto tra la donna abruzzese la montagna

L’idea, nata dall’esigenza di soffermarci e riflettere sul rapporto tra la donna abruzzese e la  montagna, è maturata attraverso l’intento di riunire parte della rappresentanza femminile  della TAM Abruzzo per organizzare e vivere una giornata alla scoperta del rapporto storico  donna - montagna abruzzese. Santa Colomba è stata la prima scalatrice del Gran  Sasso, pioniera dell'alpinismo abruzzese. Da qui l'idea di dedicare un'intera giornata dal titolo "La montagna si tinge di rosa", durante  la quale, l’11 giugno 2017, abbiamo percorso i sentieri che conducono all'eremo di Santa  Colomba, nel massiccio del Gran Sasso. In questa giornata si è colta l'occasione per commemorare le vittime femminili  dell'aggressione avvenuta lungo il sentiero del Monte Morrone da parte di un pastore macedone nell'agosto del 1997: esattamente venti anni fa.

Un binomio inscindibile

L’edizione 2020, rinviata a causa della pandemia, e che auspico possa essere svolta  quest’anno nella giornata di domenica 6 giugno, ci conduce sulle pendici della Montagna  della Majella a ripercorrere i sentieri della “Donna-pastora” che ha rivestito nel passato un  importante ruolo di custode dell’ambiente e della identità della Montagna. Un ruolo che  sopravvive nella memoria storica ma che rivive in un’alleanza nuova volta a tutelare il  patrimonio naturale e culturale rappresentato dai pascoli della Maiella. La seconda edizione 2018 si è svolta il 10 giugno sulla Montagna della Maiella, la  Montagna “Madre”, alla scoperta delle grotte della memoria e dei suoni e dei canti arcaici  delle donne che risuonavano sui campi e negli antichi borghi. Dopo il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga ed il Parco Nazionale della  Maiella, la terza edizione si è svolta il 16 giugno 2019 nel Parco Nazionale d’Abruzzo,  Lazio e Molise, all’interno del quale abbiamo percorso il sentiero del cuore intorno al borgo  di Scanno, incastonato come gemma preziosa nei monti che si specchiano sulle acque del  lago. Abbiamo scoperto la cultura della “Donna di Scanno”, il lavoro ed il suo rapporto con  la montagna, le tradizioni, il costume, il tombolo ed i preziosi gioielli in un clima di giovialità  sulle note delle musiche di tradizione orale abruzzese proposte dalla Compagnia di Canto  popolare “Oquetus” di Pescara e la guida della maestra di danze Dantina Grosso. Donna e Montagna: un binomio inscindibile che dimostra quanto sappiano dialogare,  instaurare una stretta relazione fatta di forza e di rispetto, in cui, oltre ai muscoli, occorre  soprattutto la testa.