L'impresa di Paolo Godio: dal Tirreno al mare Adriatico

Il giovane farmacista e socio Cai originario della Valsesia ha compiuto una traversata coast to coast
Paolo Godio è un giovane farmacista e socio Cai di Massino Visconti, originario della Valsesia che domenica 13 settembre ha compiuto una traversata coast to coast dal Lido di Ostia (mare Tirreno)  a Roseto degli Abruzzi (mare Adriatico) passando dalla vetta del Corno Grande del Gran Sasso che si eleva a mt. 2 912. Partito alle ore cinque, Paolo ha raggiunto Campo Imperatore in bicicletta percorrendo 211 km con un dislivello di 3250 mt. Poi, raggiunta la vetta del Gran Sasso di corsa, per la via direttissima, è disceso a Prati di Tivo. Il percorso, parzialmente alpinistico, registra un dislivello in salita di 800 metri e 1462 metri in discesa con uno sviluppo di km. 10.  L’ultimo strappo, ancora in bicicletta, sino al mare di Roseto degli Abruzzi per un totale di 282 km e 4150 metri compiuti in 13 ore e mezza.

I valori sportivi, prima di tutto

Probabilmente il tempo registrato non rientrerà nel guinness dei primati, ma non era nelle intenzioni di Paolo stabilire un record. Paolo ha deciso di godersi l’esperienza. Ad esempio si è fermato per mangiare un piatto di pasta a Campo Imperatore oppure per incontrare Gae, l’amico del papà Renato. Paolo Godio, in controtendenza alla moda imperante dei giorni nostri, in cui la performance è svilita ai minuti secondi, ha dimostrato che i valori sportivi, non imbrigliati dalla tecnologia e dal business, hanno orizzonti liberi. Dove, dal  dialogo uomo - natura  nasce l’avventura. Ci sono performances sportive che vanno oltre il record, il primato, la competizione, la vana gloria e l’ambizione per due denari. Il cronometro che scandisce il tempo, la difficoltà tecnica, l’ipotetico avversario, sono elementi sterili che non attengono al fascino dell’avventura; alla fantasia di un’idea; allo stimolo interiore, scevro dalle mode, che sprona a sperimentare, a vivere un sogno. Sogno, che un tempo, veniva definito “impresa”.