Alpi di ghiaccio per il CAI Eagle Team

© Carlo Filippi

A fine gennaio grazie del modulo ghiaccio del CAI Eagle Team si è finalmente presentata l’occasione di visitare Kandersteg e vedere da vicino quei “mostri di ghiaccio" di cui avevo tanto sentito parlare. Più si avvicinava la data della partenza, però, e più l’entusiasmo andava scemando a causa del caldo anomalo e delle voci delle cattive condizioni della zona. 

Dopo una prima giornata dedicata a una breve lezione sulla ricerca in valanga la sera, il nostro tutor locale, Silvan Schupbach, inaspettatamente propone di andare a provare Crack Baby. Dopo averne parlato un po’, prepariamo gli zaini e andiamo a dormire presto, ci aspetta una levataccia…saremo io, Marco Cocito, Matteo Monfrini e Silvan. Prima dell’alba siamo già alla base a discutere il da farsi, qualche parola e via, si parte. Silvan e io attacchiamo il primo tiro assieme, scalando in parallelo, per non perdere tempo. Le condizioni non sono così male come pensavamo e grazie al ghiaccio plastico i tiri si susseguono facili e veloci (docce a parte!).  A mezzogiorno siamo in cima, un selfie veloce e giù veloci a raggiungere Silvan e Teo. Ci tengo a ringraziare Silvan per la giornata e tutto quello che ci ha trasmesso, dall’organizzazione e studio della cascata, alla gestione dell’uscita e tutti i piccoli trucchetti che ci ha insegnato. Vederlo scalare e provare a stargli dietro è stata poi una gran fonte di motivazione!

© Carlo Filippi

Altro giorno, altra levataccia. Questa volta puntiamo a una via di misto semi-sconosciuta (sempre su consiglio di Silvan) sul Fisistock: Verschneidung. Oltre a Marco ci sarà anche Luca Ducoli con noi. 
La via si rivela nuovamente molto bella e mai banale con un paio di passaggi delicati e non sempre super proteggibili. La parte finale è formata molto meglio del solito e interamente in ghiaccio, bellissima. Ci fermiamo prima dell’ultimo tiro: un po’ perché dubbiosi su dove saremmo dovuti passare, un po’ perché non conoscevamo la discesa a piedi e, forse, un po’ perché la giornata era già durata abbastanza e ci siamo “impigriti”.

Quarto giorno, per riposare le braccia, andiamo a sciare. Ne esce una gita stupenda con Dan, Erica e Jack. Per concludere la settimana, viste le pessime condizioni a Kandersteg e dintorni, con un gruppetto di Motivati e il tutor Luca Moroni, decidiamo di spostare la nostra attenzione su Chamonix. Ci mettiamo in viaggio con calma per prendere una delle ultime funivie per Plan des Aiguilles, dove passeremo la notte.  

Per il giorno successivo, con Luca, abbiamo un piano bellicoso: salire Birthright al Grand Chermoz e Nouvelle Generation alla Blatiere. Partiamo alle 03:00 e in un paio d’ore siamo al cospetto di Birthright (capolavoro di Mark Twight). Con un Luca in modalità aeroplano in 3 orette siamo in cima alla via (Birthleft per la verità), che spettacolo! Calandoci incrociamo Matteo Sella e Marco Cocito che con una partenza più comoda hanno appena attaccato. Dopo un veloce trasferimento in sci raggiungiamo il tiro dell’attacco diretto di Nouvelle Generation che si rivela più ostico del previsto. Sempre veloci, ma un po’meno di prima; la fatica inizia a farsi sentire. Un’altra bellissima salita e alle 15 siamo con le gambe sotto il tavolo e una birra in mano con gli altri ragazzi, anche loro tornati dalle loro vie! Si conclude la settimana con una bella festa con il gruppo al completo nella nostra casetta a Kandersteg!

© Carlo Filippi