Un bivacco per la ricerca scientifica

È stato presentato a Torino, in occasione della Biennale della Tecnologia 2024, un modulo abitativo e di monitoraggio ambientale per la montagna progettato e realizzato interamente da un gruppo di studenti del Politecnico di Torino.

Il nome della struttura è S.A.S.S.O. (Small Alpine Shelter for Scientific Observation), e ha lo scopo di accogliere e dare riparo a personale e strumentazione tecnica impegnati in attività di ricerca ad alta quota nel territorio alpino. A partire dal prossimo autunno verrà installato nel comune di Bionaz in Valle d’Aosta, nel frattempo sarà esposto durante il mese di maggio a Torino presso il cortile del Castello del Valentino, sede delle facoltà di Architettura. In particolare, fungerà da stazione meteorologica, sarà dotata di strumentazione per il monitoraggio della concentrazione di microplastiche nelle precipitazioni, potrà misurare le masse glaciali e nevose grazie a due telecamere temporizzate che restituiranno immagini visive e modelli tridimensionali di porzioni di ghiacciaio e sarà una stazione permanente di riferimento per le operazioni di geoposizionamento tramite tecnologia satellitare. Il tutto alimentato da un impianto fotovoltaico e un sistema di accumulo in grado di fornire energia continua all’attrezzatura tecnica. 

Il modulo S.A.S.S.O. al Castello del Valentino di Torino. © Simone Bobbio

Durante la fase progettuale, la squadra di studenti ha studiato una soluzione di dimensioni e peso ridotti che si possa trasportare interamente tramite due rotazioni di elicottero e che possa essere installata su qualunque tipo di terreno. Il processo di realizzazione si è avvalso della collaborazione di professionisti e aziende già impegnate nel settore della costruzione di bivacchi e rifugi con cui sono stati affinati i dettagli costruttivi. L’intera iniziativa ha avuto la capacità di valorizzare le capacità lo scambio di esperienze e competenze tra studenti e docenti e, soprattutto, tra i diversi dipartimenti del Politecnico, in particolare quelli di Architettura e Design, di Ingegneria dell'Ambiente, del Territorio e delle Infrastrutture e di Energia Galileo Ferraris, senza dimenticare l’Istituto di Architettura Montana e il lab oratorio Glacier Lab, sempre afferenti all’ateneo torinese. 

Il modulo S.A.S.S.O. installato nel cortile del Castello del Valentino a Torino. © Simone Bobbio

«A partire dall’ideazione fino al lavoro in cantiere – hanno raccontato gli studenti, durante la presentazione venerdì 19 aprile – abbiamo immaginato la nostra struttura come un bivacco badando all’essenzialità e alla leggerezza del modulo che ne garantiscono anche la reversibilità grazie alla facilità con cui può essere trasportato e rimosso dai luoghi di utilizzo. Naturalmente abbiamo dedicato grande attenzione anche alla scelta dei materiali che garantiscano resistenza agli agenti atmosferici estremi che si possono trovare in alta quota, elevate prestazioni dal punto di vista dell’efficienza energetica e costi più ridotti possibile. Infine abbiamo dato al S.A.S.S.O. una forma al contempo gradevole e sobria per minimizzare l’impatto visivo sugli scenari naturali in cui verrà installato. Non vediamo l’ora di vederlo in opera». 

Le prime fasi di costruzione del modulo S.A.S.S.O. © arch. Shelters

Il team studentesco responsabile del progetto si chiama Shelters ed è composto da Andrea Vernetti Rosina, Sylvie Lettry, Marta Maria Toniolo, Emma Colella, Maddalena Gallotto, Alice Luppi, Matteo De Bellis, Matteo Deval, Federica Santi, Lorenzo Ciafella, Giada Belviso, Martina Chiarabaglio e Stefano Jacovacci. Il lavoro è stato eseguito sotto la supervisione dei docenti Roberto Dini, Alberto Cina, Stefania Tamea, Paolo Maschio, Claudio De Regibus e Valerio De Biagi. Per maggiori informazioni https://shelterspolito.worpress.com