Una legge per la promozione delle zone montane

Il Consiglio dei Ministri ha approvato in via preliminare un disegno di legge che guarda alle politiche di sviluppo, con l’obiettivo di limitare lo spopolamento e garantire un futuro alle popolazioni di montagna
Crissolo, ai piedi del Monviso © Archivio Comune Crissolo

Nuove normative che guardano allo sviluppo dei territori montani e alla tutela dell’ambiente, delle risorse naturali, del paesaggio e alla salvaguardia delle peculiarità della montagna. Lunedì 23 ottobre 2023, il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro per gli Affari regionali e le Autonomie Roberto Calderoli, ha approvato in via preliminare un disegno di legge che si concentra sul riconoscimento e la promozione delle zone montane, intese come luogo nel quale vivere e rimanere, con l’obiettivo di limitare lo spopolamento e garantire un futuro alle popolazioni di montagna. Il testo è in attesa di esame nella Conferenza Unificata e successivamente sarà sottoposto al Consiglio dei Ministri e alle Camere per l'approvazione definitiva.

«Abbiamo appreso con piacere l’approvazione del disegno di legge a favore della montagna che riprende il lavoro già iniziato nella precedente legislatura e introduce alcune interessanti novità», afferma il Presidente generale del Club alpino italiano Antonio Montani. «Il Cai è disponibile a fornire il proprio contributo, nel prosieguo dell’iter parlamentare, con proposte per arrivare a un testo che favorisca la frequentazione responsabile della montagna e la vita quotidiana di chi in montagna vive e lavora».

«L’obiettivo del disegno di legge è quello di ridare la giusta e doverosa dignità alle popolazioni che vivono nei territori montani, mettendo al centro le loro esigenze e aspettative di vita e colmando le loro difficoltà dovute alla distanza e alla collocazione geografica. Ragioni che non giustificano discriminazioni e minori diritti rispetto a coloro che vivono a valle o in città», afferma l’europarlamentare Alessandro Panza, consigliere per la montagna per il ministro Calderoli che ha partecipato alla stesura del testo. «La montagna ha bisogno che venga riconosciuta a livello istituzionale e nazionale, il suo ruolo sia dal punto di vista ambientale che economico e sociale. A fronte di un carico fiscale, alle popolazioni di montagna, spesso non corrisponde un’adeguata erogazione dei servizi. Il disegno di legge rappresenta un primo passo verso questa direzione».

La cooperativa Valle dei Cavalieri a Succiso (RE) © Archivio Cooperativa Valle dei Cavalieri

Incentivi per lo sviluppo


Se si guarda allo sviluppo nel lungo periodo, la normativa introduce incentivi agli investimenti degli imprenditori agricoli e dei coltivatori diretti, che investono nel miglioramento delle pratiche di coltivazione ecosostenibili, senza dimenticare le misure fiscali di favore per le imprese montane fondate da giovani e le agevolazioni per lo smart working nei comuni montani. Infine, si riconoscono le professioni di guida alpina, aspirante guida alpina, accompagnatore di media montagna, guida vulcanologica e maestro di sci quali presidi per la conservazione e la valorizzazione del patrimonio materiale e immateriale delle zone montane. 

Classe 2 Badilet lezione sulla farfalla
I bambini della primaria di Badilet in aula © Daniela Mangiola

Sanità e scuola di montagna  

Altro aspetto di cui tenere conto è la vita di coloro che vivono nei territori montani. In primis, la sanità e la scuola. In particolare vengono istituiti crediti di imposta e agevolazioni per quei medici e insegnanti che decidono di lavorare nei territori montani. Allo stesso tempo, più in generale, si prevedono agevolazioni per la residenza e il domicilio stabile in montagna, come ad esempio la deducibilità degli interessi passivi per i mutui sulle abitazioni da ristrutturare. 
Un occhio di riguardo anche alle infrastrutture digitali, con l’obiettivo di colmare i digital divide dei territori montani. La nuova normativa prevede la stipula di contratti di programma relativi alle concessioni della rete stradale e ferroviaria nazionali, nei quali saranno inseriti interventi sulle infrastrutture di competenza con l’obiettivo di garantire la continuità dei servizi di telefonia mobile e delle connessioni digitali.

Primaria Ovindoli
La primaria Luigi Dard di Ovindoli © IC San Demetrio - Rocca di Mezzo

La tutela del territorio 

Infine, in tema di tutela del territorio, si introducono misure per la valorizzazione dei pascoli e dei boschi montani. Nello specifico, si riconoscono le zone montane come aree floro-faunistiche a sé. Il provvedimento introduce anche nuove normative in materia di bacini idrici per prevenire e fronteggiare gli effetti del cambiamento climatico e la crisi idrica nei territori montani.

«Si tratta di un disegno di legge che riprende il lavoro fatto nella precedente legislatura, compresi alcuni contenuti che vanno sotto il tema del riconoscimento di una peculiarità della necessità dei servizi e delle infrastrutture per i territori montani. Allo stesso tempo, ho presentato un altro disegno di legge che sarà abbinato a questo, focalizzato sulla questione dell’ammodernamento della rete istituzionale dei territori montani. Il secondo tema è un problema di alimentazione delle risorse: che devono essere essere erogate con una politica strutturale», ha dichiarato il senatore di Italia Viva Enrico Borghi, al lavoro sul disegno di legge del 2022 “Disposizioni per lo sviluppo e la valorizzazione delle zone montane”.