La frequentazione responsabile dell'ambiente montano innevato

Organizzato da Cai e Sat, un convegno nazionale che si terrà a Trento il prossimo sabato 2 ottobre alle 9,30. L'obiettivo è proprio quello di «ragionare sulle modalità con cui iniziare a gestire la frequentazione»
La pandemia da Covid-19 ha imposto importanti limitazioni al mondo dello sci. Per questo motivo, le località sciistiche hanno puntato su attività alternative, scialpinismo, sci di fondo escursionismo, ciaspole ecc.), determinando una maggiore frequentazione di luoghi finora poco noti, minacciando i loro delicati equilibri ed esponendo la fauna, già in condizioni limite per la soppravivvenza, a stress ulteriori e potenzialmente fatali. «Come Cai, vogliamo iniziare a parlare in maniera costruttiva di una frequentazione dell’ambiente montano innevato che sia sostenibile e soprattutto responsabile», spiega a Lo Scarpone Raffaele Marini, Presidente della Commissione Centrale Tutela Ambiente Montano del Cai. Il tutto alla luce della recente approvazione da parte degli Organi Centrali del documento di posizionamento del CAI  “Cambiamenti climatici, neve e industria dello sci – analisi del contesto, prospettive e proposte”.

Frequentazione responsabile, il convegno nazionale

L’obiettivo del convegno nazionale “Frequentazione Responsabile dell’ambiente montano innevato” che si terrà a Trento, presso la sala congressi della federazione trentina,  il prossimo sabato 2 ottobre alle 9,30 è proprio quello di «ragionare sulle modalità con cui iniziare a gestire la frequentazione, a partire dalla distribuzione dei flussi e alla responsabilizzazione degli utenti», continua Marini
La locandina del convegno nazionale © Cai
Organizzato dal Club alpino italiano e dalla Società alpinisti tridentini, e parte del festival dello Sviluppo Sostenibile, il convegno vede la presenza di relatori e partecipanti alla Tavola rotonda appartenenti ad organismi di livello sovranazionale (Convenzione delle Alpi Club Arc Alpin, CIPRA e Università di Trento, ad esempio.). Al convegno sarà presente anche il Presidente generale del Cai Vincenzo Torti, che terrà un intervento di chiusura. Si comincia con il biologo e faunista Luca Rotelli. Si continua con le esperienze di chi, ha provato a mettere in pratica una gestione ragionata dei flussi: dal parco tedesco Naturpark Nagelfluhkette - Immenstadt, deli dalle parole di Jennifer Klemm al racconto del progetto Resicets, illustrato da Daniele Piazza, direttore Ente di Gestione Aree Protette dell’Ossola. Infine, si continua con l’intervento di Massimo Bocca - Direttore Parco naturale del Mont Avic. Insomma, una visione d’insieme che non si ferma alla frequentazione invernale, ma continua con la stagione estiva. Infatti, il Club alpino italiano si impegnerà nel 2022, ad organizzare un ulteriore approfondimento sul tema della frequentazione responsabile in estate.  

Il programma

09.30 Saluti di benvenuto e apertura del Convegno, coordinato da Anna Facchini - Presidente SAT 09,45 Fauna e attività turistiche invernali: la convivenza è possibile? Il caso dei tetraonidi. Luca Rotelli - Biologo, Faunista 10,15 La fruizione invernale della montagna e le conseguenze per gli ungulati Luca Pedrotti - Coordinatore scientifico Parco Nazionale dello Stelvi 10,45 Cambiamenti nel turismo alpino nell’era Covid 19 Mariangela Franch - Università di Trento 11,30 Visitors management in snowy mountain areas Jennifer Klemm - Naturpark Nagelfluhkette - Immenstadt 12,00 Il progetto Resicets, Daniele Piazza - Direttore Ente di Gestione Aree Protette dell’Ossola 12,30 Il nostro spazio di libertà è il loro spazio vitale. Massimo Bocca - Direttore Parco naturale del Mont Avic 14,15 Tavola rotonda dal tema: Costruiamo insieme una posizione condivisa Alla tavola rotonda partecipano: Enti, Istituzioni, Organizzazioni, Operatori economici. Coordina: Raffaele Marini presidente CCTAM 15,45 Intervento di chiusura: Vincenzo Torti, Presidente Generale CAI Qui è disponibile il form per potersi iscrivere al convegno.