44 partecipanti al 19° Seminario BiblioCai

Biblioteca nazionale
I partecipanti al seminario © Biblioteca nazionale Cai

Si è svolto a Bergamo, al Palamonti, il 19° Seminario BiblioCAI, il 7 ottobre 2023, con ventisei sezioni rappresentate da quarantaquattro volontari delle biblioteche di Bari, Brescia, Cesena, Domodossola, Gazzada Schianno, Genova Ligure, Lecco, Mantova, Milano, Milano Edelweiss, Milano SEM, Monza, Napoli, Rimini, Schio, Somma Lombardo, Torino, Treviso, Trivero, Varallo Sesia, Varese, Verbano- Intra, Verona, Verona "Cesare Battisti, Vicenza.

Il presidente della Sezione ospitante Dario Nisoli apre la seduta con un saluto di benvenuto, particolarmente sentito in un periodo ricco di attività e manifestazioni per i 150 della Sezione e nell’anno in cui Bergamo e Brescia sono capitali della cultura. Mostra il libro Che storia realizzato da due Accompagnatrici di Alpinismo Giovanile per avvicinare i bambini al CAI.

La coordinatrice nazionale di BiblioCai e vicepresidente della Struttura operativa Biblioteca nazionale Cai Giovanna Canzanella sottolinea come Nisoli sia il più giovane presidente sezionale, e di una sezione con più di cinquemila soci solo in città, senza contare le sottosezioni.
Il presidente della Biblioteca della montagna Ezio Rizzoli illustra il grande patrimonio documentario della Sezione consistente in oltre diecimila libri, numerose raccolte di periodici e cartografia, oltre alla fototeca e all’archivio storico. Massenzio Salinas, componente della Sruttura operativa Biblioteca nazionale, attivo in BiblioCai, collaboratore della Biblioteca e curatore dell’archivio della Sezione, ne mostra il riordino, effettuato grazie ai contributi della Regione Lombardia e all'aiuto di un'archivista professionista. Salinas ha affiancato l’archivista e ha concluso l’inventario e la sistemazione in 60 faldoni e centinaia cartelle. Apprendiamo anche che la Sezione di Bergamo ha digitalizzato tutte le sue pubblicazioni periodiche a partire dal 1875.

Francesco Zani, curatore della fototeca, riferisce l’attività avviata nel 2011 di catalogazione e digitalizzazione delle oltre 12 000 foto di montagna e paesaggi, comprese lastre stereoscopiche, molte provenienti da donazioni di soci. Le raccolte sono valorizzate dalla pubblicazione online e da mostre. Per risolvere il problema dell’identificazione di alcuni soggetti, si coinvolgono i soci con gare e concorsi: tra le mostre periodiche di fotografie, è in corso in questo momento "La nostra storia". Si chiedono ragguagli e consigli sull’attrezzatura utilizzata. Alberto Raise della Sezione “Cesare Battisti” di Verona propone l'utilizzo delle macchine fotografiche digitali in alternativa allo scanner. Tra le varie riflessioni che emergono, si accenna anche al problema dei diritti d’autore legati all’uso degli archivi fotografici.

Canzanella porta i saluti di Gian Carlo Nardi, consigliere centrale referente per l’Area culturale che comprende Editoria, Coralità, Cineteca, Biblioteca nazionale Cai, e le nuove attività legate al Teatro, Fotografia e Archivi. Comunica inoltre alle biblioteche che la Sede centrale del Cai ha assunto la spesa per il contratto con l'azienda fornitrice del software di catalogazione Clavis, che negli anni passati era a carico del Museomontagna. Il Cai garantisce così la stabilità futura al catalogo collettivo, gli aggiornamenti tecnici e le implementazioni con nuove funzionalità. È un segno di riconoscimento dell’importanza del patrimonio documentario del sodalizio e della vitalità delle biblioteche sezionali a cui si darà maggiore visibilità anche in considerazione della responsabilità che assumono nella custodia e divulgazione della cultura della montagna. Sappiamo infatti, almeno per restare in tema di catalogo, che il CAISiDoc rappresenta un sistema organico di catalogazione non solo per i libri ma anche per le fotografie, le carte, gli oggetti.

Come da tradizione, agli incontri BiblioCai arrivano sempre nuove sezioni, sette quest’anno: Bari, Domodossola, Mantova, Monza, Rimini, Treviso e Trivero. Segue il giro delle presentazioni, che è sempre un prezioso confronto tra realtà eterogenee, sia per la tipologia e specificità delle raccolte, di varie dimensioni, che per le modalità di gestione e i servizi offerti ai soci e al pubblico in generale. Si presenta naturalmente anche la Biblioteca nazionale Cai, con il suo vasto patrimonio e l'ampiezza dei servizi offerti al pubblico. Le due bibliotecarie che lavorano alla BN hanno un fondamentale ruolo di supporto ai volontari delle biblioteche sezionali. In particolare, curano la formazione personalizzata dei nuovi aderenti al CAISiDoc, fanno assistenza remota, catalogano per conto di chi non ha ancora il livello di abilitazione per la cattura da altri cataloghi e per l’inserimento di nuovi record bibliografici. Emerge, tra i partecipanti, il grande impegno necessario per la conduzione di una biblioteca come volontari, con le difficoltà di trovare collaboratori per formare un gruppo adatto ad affrontare le molteplici attività della biblioteca.

Si parla anche della selezione ragionata dei libri da acquistare o da accettare in dono e della gestione dei doppi. Canzanella consiglia di prestare molta attenzione alle donazioni di libri: occorre costruire una biblioteca con volumi selezionati, non per accumulo di opere pensando che debbano essere necessariamente numerose, ma selezionando i titoli interessanti e relativi al territorio di appartenenza. Del resto, un problema comune in genere è lo spazio. Tra le proposte per smaltire i doppi qualcuno suggerisce i mercatini tra i soci, anche per autofinanziare gli acquisti di libri nuovi. Tizzani invita all’attenzione sullo stato dei documenti che vengono donati, per il pericolo di muffe che possono contagiare anche gli altri libri. Si sottolinea inoltre la necessità di avere liberatorie per il trattamento delle donazioni, che consentano eventuali scarti.

Si ragiona sulle strategie per rendere più attraenti le biblioteche e per coinvolgere nuovi soci. Attualmente l’età media dei volontari è piuttosto elevata. Qualcuno propone, per averlo già sperimentato positivamente, di considerare la disponibilità dei giovani dell’alternanza scuola e lavoro, e la partecipazione a sistemi bibliotecari locali.
Canzanella informa sullo studio di fattibilità per fare dialogare il nostro catalogo su Clavis con i sistemi locali, e con il Servizio bibliotecario nazionale SBN, da tempo auspicata all’interno della SOBN e richiesta dalle sezioni per migliorare la visibilità pubblica e accedere ai contributi riservati alle biblioteche: a breve si presenterà un progetto al CDC


Ravelli comunica che, grazie al nuovo contratto Cai con Comperio, che fornisce il software, si sta lavorando per migliorare l’interfaccia pubblica dell'Opac e facilitare le ricerche, e per l’aggiornamento dei bibliotecari professionisti che monitorano la qualità del catalogo.
Parliamo anche di archivi e Canzanella ricorda che i documenti d'archivio comportano un trattamento diverso rispetto ai libri, sia di descrizione catalografica, che di conservazione e modalità di consultazione. Purtroppo si fa spesso confusione tra biblioteche ed archivi, accomunandoli in un unico "contenitore". In realtà, si tratta di documenti molto diversi, che richiedono – almeno per gli insiemi di una certa entità – tempi, trattamenti e persino professionalità diverse. Il Cai è stato sollecitato al riguardo e si aspettano direttive.

Molte sezioni realizzano pubblicazioni sezionali, sia bollettini o annuari, che monografie. Ravelli ricorda di inviare sempre una copia alla Biblioteca nazionale Cai che per statuto ha il compito di raccogliere e conservare tutto ciò che è pubblicato dall'Associazione. La conservazione a Torino di tutta la produzione documentaria delle sezioni è anche una garanzia di durevolezza, se si pensa alle traversie che talvolta le sezioni attraversano per traslochi o eventi dannosi.

Ragionando su alcune problematiche proprie alla catalogazione, da sempre in BiblioCai le biblioteche con più esperienza sostengono quelle nuove; i risultati sono notevoli, ma il lavoro è impegnativo e richiede molto tempo. Canzanella ribadisce la differenza tra un elenco di libri inserito in programmi come excel, access o word e i software catalografici che creano legami, creano relazioni, rispondono a standard internazionali, sono lcostantemente aggiornati e sono interrogabili nel web.

Canzanella e Tizzani segnalano l'importanza dei linguaggi descrittivi, soggetti a norme precise che, se correttamente rispettate e applicate, consentono una relazione corretta fra interrogazione e risposta. Per esempio, occorre prestare attenzione all'uso della punteggiatura, prescritta dalla manualistica del settore come indicatore di precisi elementi nelle aree specifiche di descrizione del documento. L'inserimento della descrizione di un libro in modo non corretto, preclude la possibilità di trovarlo non solo al lettore, ma spesso anche al bibliotecario! Alle nuove biblioteche vengono quindi date informazioni pratiche su come aderire al catalogo, sulla figura del webmaster e sulla documentazione per i bibliotecari, che si trova sulla pagina home del CAISiDoc.

Dopo l’ottimo pranzo offerto dalla Sezione di Bergamo, i bibliotecari ci conducono in visita alla biblioteca, ed è ancora l'occasione per soffermarci su alcuni aspetti tecnici.
Ci salutiamo tutti con gratitudine verso questa bella sezione che ci ha ospitati, con l'intento di ritrovarci nelle sezioni e online per le formazioni dedicate, e nei prossimi appuntamenti di rito: il Convegno di Trento, giunto al 24° appuntamento, il 4 maggio 2024, e il seminario autunnale, che meditiamo di svolgere in una sezione meridionale.