“La montagna che cambia” al Cai Volpiano

Domenica 13 novembre la Sezione celebra il suo 50esimo anniversario con una giornata di ricordi e di studio sugli effetti della crisi climatica sulle Terre alte
Un evento aperto a tutti per riflettere sulle trasformazioni che hanno interessato la montagna, i suoi paesaggi e i percorsi di salita alle vette. Questo quanto organizza il Cai Volpiano (TO) domenica 13 novembre per celebrare il 50esimo anniversario. La giornata di studio e di ricordi, intitolata “La montagna che cambia”, si terrà alle 14:30 presso la Sala Oratorio San Giuseppe in Piazza Amedeo di Savoia e prevederà l'intervento di ricercatori scientifici ed esperti frequentatori dell’alta quota, testimoni diretti degli effetti della crisi climatica.
Il programma della giornata

Gli interventi

Come accennato, durante l’evento sarà ricordata l’istituzione nel 1972 della Sezione, le sue prime attività sociali e le sue evoluzioni, con la testimonianza del primo presidente Beppe Gallo a confronto con il presidente attuale Franco Rolando e il componente più giovane del direttivo in carica Fabio Russo. Per la parte tecnica-scientifica interverranno: Michele Freppaz, professore di pedologia e nivologia presso il Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari dell’Università di Torino, specializzato nello studio dei suoli d’alta quota, con particolare riferimento allo studio del manto nevoso, responsabile scientifico del laboratorio di ricerca “Istituto Mosso”, situato al Col d’Olen presso il colle spartiacque tra la Valle di Gressoney e la Valsesia a 2900 m. Guido Nigrelli, naturalista e ricercatore presso il Cnr-Irpi di Torino sulle relazioni tra clima e dinamiche di trasformazione delle forme del paesaggio in ambiente alpino, collabora con il Cai su progetti di divulgazione scientifica nel laboratorio a cielo aperto del bacino della Bessanese presso il Rifugio Gastaldi (2659 m) nelle Valli di Lanzo e per promuovere i rifugi come sentinelle nello studio del clima. Stefano Dalla Gasperina, guida alpina, cresciuto alpinisticamente sul versante piemontese del Gran Paradiso, per poi frequentare, grazie alla sua professione, le vette del Monte Rosa, Monte Bianco e Cervino, sviluppando un approccio internazionale al mestiere di guida, in questi ambienti frequentati da appassionati provenienti da ogni parte del mondo. Dino Genovese, laureato in scienze forestali ed esperto nello studio e lettura dei paesaggi montani, dal 2016 al 2022 è stato presidente del Comitato scientifico ligure, piemontese e valdostano del Cai; ha iniziato a frequentare la montagna con il Cai Volpiano, di cui è socio dal 1996.
pergamena celebrativa 50 anni cai volpiano
La pergamena celebrativa dell'anniversario della Sezione

Impronte nel clima che cambia

La giornata “La montagna che cambia” è organizzata con il patrocinio del Comune di Volpiano ed è inserita all’interno della rassegna “Impronte nel clima che cambia”, un weekend (12 e 13 novembre) dedicato al clima e all’ambiente, curato dall'associazione Terra di Guglielmo e dallo stesso Cai Volpiano, in collaborazione con l’Informagiovani del paese. Sabato 12 novembre, sempre nella Sala Oratorio San giuseppe, Terra di Guglielmo proporrà un “caffè parlante”, un evento di informazione e confronto sui cambiamenti climatici. Interverrà la climatologa Elisa Palazzi del dipartimento di Fisica dell’Università di Torino. In questo caso occorre prenotarsi.