Raccontare il proprio soccorso, pochi giorni per partecipare

Il contest del Soccorso alpino e speleologico del Friuli Venezia Giulia si rivolge a chi è stato soccorso in montagna, oltre che ai volontari che lo hanno prestato
Raccogliere storie di soccorsi visti da un’altra prospettiva, quella di chi ha ricevuto soccorso, assistenza e aiuto, oltre a quella di chi lo ha dato. Si chiama “Ti racconto il mio soccorso” il contest organizzato dal Soccorso alpino e speleologico del Friuli Venezia Giulia, il cui termine ultimo per partecipare si sta avvicinando (31 gennaio). La novità è quindi l'invito alle persone soccorse, oltre che ai soccorritori, a raccontare la propria esperienza. Questo per fare in modo che le storie raccolte siano utili ad evitare ad altri eventuali situazioni incresciose e pericolose.

Il valore delle testimonianze

«Migliaia di soccorsi, altrettante missioni portate a termine nel corso dei decenni, tanti segnali di gratitudine a fine intervento – scrive l’ideatrice Melania Lunazzi – Ma quasi mai c’è il tempo di ascoltare fino in fondo una testimonianza, di accogliere i sentimenti e le emozioni di una piccola o grande disavventura, di assorbire il riscontro di come è successo e di cosa si è provato».
Ti racconto il mio soccorso
Logotipo del contest © Selli Coradazzi

Il punto di vista di chi viene soccorso

La Lunazzi, al contrario, è convinta che le testimonianze di cosa è accaduto,
«del prima, dell’incalcolabile, dell’errore di valutazione siano un prezioso punto di vista che quasi mai viene raccolto: per pudore, per rispetto o semplicemente perché non è quello il momento migliore per farlo. Sono esperienze che ti segnano per tutta la vita, anche in positivo, tanto è vero che sono numerosi i casi in cui chi ha ricevuto un soccorso decide poi di diventare un/una soccorritore/soccorritrice».
I racconti vanno spediti a tiracconto@cnsas-fvg.it, dopodiché verranno valutati e selezionati per la pubblicazione. Clicca qui per scaricare il bando.