Con gli sci in Afghanistan lungo la Via della Seta

Venerdì 26 novembre a Tolmezzo sarà proiettato “Inverno afgano”, con la partecipazione del regista svizzero Fulvio Mariani, del giornalista Mario Casella, del maestro di sci afgano Alishah Farhang e dello sciatore viaggiatore Giorgio Daidola
Dai vulcani iraniani agli impervi rilievi afghani, dall’Hindu Kush al Pamir, dalle gelide Montagne Celesti del Kirghizistan e della Cina, fino ad arrivare al misterioso massiccio montuoso degli Altai. Iran, Afghanistan, Kirghizistan, Cina: realtà collegate per due millenni fra loro dalla via di scambi e commerci denominata Via della seta. Sul tratto che attraversa l'Afghanistan di questo lungo percorso è incentrato il documentario Inverno afgano (2016, 70 minuti) di Fulvio Mariani e Mario Casella, che sarà proiettato venerdì 26 novembre alle 21 al Cinema David di Tolmezzo (UD). La serata è organizzata dalla Sezione locale del Cai con il patrocinio dell'Amministrazione comunale.
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Il film "Inverno afgano" © Le nevi della sete

A piedi e con gli sci in luoghi oggi occupati dai talebani

Gli svizzeri Mariani e Casella hanno percorso con gli sci la Via della Seta tra il 2011 e il 2018 per il progetto “Le nevi della seta”, realizzando una trilogia di documentari. Inverno afgano, presentato solo una volta in Italia alla presenza degli autori, racconta un viaggio che ha visto la troupe attraversare a piedi e con gli sci luoghi oggi di nuovo occupati dai talebani, raccontando le montagne e gli incontri con le persone.
«Un viaggio unico, una testimonianza eccezionale. I dintorni di Herat, la regione di Bamyan, la città i Kabul e il corridoio del Wakhan, sono le tappe principali di questa sorprendente esplorazione umana di un paese messo in ginocchio da decenni di guerre e bloccato da freddo e neve», si legge in una nota del Cai Tolmezzo. «Durante il viaggio si incontrano storie e persone. Da colui che, con i fucili puntati addosso, ha posizionato le cariche esplosive sui millenari Buddha di Bamyan, ai commercianti di oppio che attraversano i passi più impervi e remoti. Dalle vie di Kabul dove si muovono liberamente soltanto gli uomini all’artista afgana Shamsia Hassani, che con la sua arte murale vuole riportare la donna nella società. Dai poverissimi abitanti del corridoio del Wakhan, tra Pamir e Himalaya, stipati attorno al fuoco in miseri tuguri di villaggi senza strade né elettricità, ai pastori che vagano tra altipiani sperduti con i loro animali. Un viaggio tra incognite, imprevisti e cambi di programma, dove le montagne sono scenario, ostacolo ma anche bellezza sconfinata».
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Gli incontri con la popolazione locale © Le nevi della seta

L'apprendimento dello sci

Uno dei temi principali del documentario è anche l'entusiasmo e la passione per l'apprendimento dello sci (anche per le donne) in luoghi privi di impianti e attrezzature. Tutto questo grazie a
«un giovane uomo, Alishah Farhang, diventato guida alpina locale e maestro di sci per i suoi conterranei. Alishah ha anche partecipato ai campionati mondiali di sci a San Moritz (2017) e alle Olimpiadi in Corea del Sud (2018) ed ha insegnato per anni a sciare ai ragazzi della valle di Bamyan. Il repentino recente passaggio del controllo del Afghanistan ai talebani ha purtroppo costretto lui e la sua famiglia ad abbandonare il loro amato paese».

Le testimonianze dalla viva voce dei protagonisti

Alishah Farhang sarà ospite a Tolmezzo, insieme al regista Fulvio Mariani, al giornalista Mario Casella e allo sciatore piemontese Giorgio Daidola, tra i primi a compiere viaggi con gli sci in Medio Oriente. Introduce e dialoga con gli autori la giornalista Melania Lunazzi. La serata è a ingresso libero con prenotazione obbligatoria ed esibizione del green pass.