Becca Etresenda, cede l'ancoraggio: alpinista precipita e muore

La vittima è uno svizzero di 50 anni: fatale il volo di 200 metri. La compagna è dovuta scendere da sola per dare l'allarme
La donna è stata recuperata in elicottero in un punto pericoloso della parete © Soccorso alpino

Il cedimento dell'ancoraggio sulla neve, il volo nel vuoto per 200 metri sotto gli occhi della compagna. È morto così, nel canale ovest della Becca Etresenda (o Becca de l'Etresenda), in Valpelline (Oyace, Valle d'Aosta), un alpinista svizzero di 50 anni.

L'incidente si è verificato intorno alle 15.40 di oggi (lunedì 25 marzo 2024), mentre l'uomo, residente a Monthey, nel Canton Vallese, stava scendendo lungo il canale ovest insieme alla compagna, 45 anni. A causare l'incidente, secondo quanto ricostruito dal Soccorso alpino della Guardia di finanza di Cervinia, sarebbe stato il cedimento di un ancoraggio su neve “a corpo morto” che i due avevano sistemato sul posto. Si trovavano a circa 2.700 metri di quota, lungo un itinerario poco frequentato, e si stavano calando in corda doppia. La donna si era appena calata dallo stesso punto e lo stava aspettando legata a un ancoraggio più in basso, quando lo ha visto precipitare. In quel punto non c'era copertura telefonica e così l'alpinista è dovuta scendere da sola per un tratto per poter d'are l'allarme.

Sul posto sono intervenuti, in elicottero, i tecnici del Soccorso alpino che per prima cosa hanno recuperato la donna, illesa, che si trovava in una posizione dalla quale rischiava di precipitare: l'hanno portata all'ospedale per accertamenti. In un secondo momento i soccorritori hanno avvistato e recuperato il corpo dell'uomo, finito in una zona resa pericolosa dal rischio di caduta massi.