Corno Regismondo

Il Corno Regismondo o Beck, come viene chiamato dalla gente del posto, è un estetico e selvaggio picco delle Prealpi Lombarde, a torto poco frequentato: è infatti fuori dagli anelli escursionistici più battuti della zona e la sua forma slanciata alle spalle del Medale rimane spesso nascosta per chi guarda da valle. La bella roccia di calcare delle sue pareti (sulla sud ovest e sud est sono presenti due vecchie vie risalenti agli anni '70) è una gioia anche solo per gli occhi e la traccia di sentiero gioca sulla dorsale che porta alla cima tra bosco fitto e improvvise aperture sul Lago di Como.

Accesso

Il trekking proposto vuole essere una possibilità anche per chi non dispone di mezzi propri e arriva a Lecco in treno. Dalla stazione a Rancio Alto si può salire prima per il centro cittadino, e dopo un brevissimo collegamento su statale, si prosegue su strade secondarie fino a raggiungere il bel Santuario di S.Maria Gloriosa (0.45 h se si arriva a piedi) e tramite un viottolo Via Bonaiti. All'inizio della viuzza è possibile fare acqua presso una fontanella sotto un capitello e per chi ne avesse necessità sarebbe meglio approfittarne, dal momento che proseguendo le possibilità di rifornirsi si fanno pressoché nulle. Per chi è auto munito invece si può parcheggiare nei dintorni (Via Bonaiti e Via Quarto), anche se le possibilità sono piuttosto limitate.

Itinerario

Dallo slargo di via Quarto parte una ripida salita e seguendo le indicazioni si giunge in breve (1h) al bivio tra sentiero n.52 (tre pallini rossi pieni) con indicazione per il Crocione di San Martino e n.58 per la Ferrata degli Alpini al Corno Medale. Si prende il primo dei due, camminando su sentiero inizialmente pianeggiante. In corrispondenza dell'immagine votiva, si svolta a destra per un tornante e il terreno si fa più ripido. In pochi minuti si raggiungono le placchette di San Martino, una piccola falesia adatta ai principianti, e si continua a salire sulla destra, invece che prendere a sinistra per il Sentiero della Vergella (itinerario attrezzato). Il sentiero procede in mezzo al bosco, a tratti si sale su comodi gradoni, quasi sempre all'ombra. Al bivio con la normale al Medale (1.45 h) si tralascia il sentiero n.56, che comunque potrebbe essere una valida alternativa per chi volesse variare salita e discesa. Prendendolo, infatti, si sale fino al Corno Medale e più avanti si scende al crocevia per il Crocione di San Martino. Proseguendo sul 52 invece si accorcia la strada, salendo sempre a mezza costa. Al bivio successivo, in prossimità di un punto panoramico, si prende il Sentiero Silvia: è il più diretto per il San Martino (2.15 h) che si raggiunge poco prima di un doppio incrocio di tracce sulla dorsale del monte. Al secondo bivio, prendendo a destra, si raggiungerebbero le Bocchette del Medale - alternativa segnalata precedentemente - ma l'itinerario proposto prosegue dritto, seguendo le indicazioni Sentiero del Beck che si trovano su un cartello. Si cammina ora lungo la cresta, su una traccia a tratti meno marcata, ora nel bosco. Si aggirano alcuni risalti rocciosi e si risale sino al colletto tra una torre e il Corno Regismondo. Si tralasciano le catene che chiamano il percorso più diretto (tratti di II-III) e aggirando la diretta a destra, ci si porta in cresta con la sicurezza di alcuni tratti in catena, per la verità quasi superflui. La cima sbuca all'improvviso in corrispondenza di un pulpito panoramico dove ci sono il libro di vetta, un tavolo e due panche, oltre alla bella statuetta di una madonnina (3h). 

Discesa

Il rientro avviene obbligatoriamente per il sentiero dell'andata nel primo tratto, secondo alcune varianti sotto il Crocione di San Martino (5.30 h).