Frequentazione sostenibile e relazioni internazionali, il Cai al World Social Forum in Nepal

Durante il summit, il consigliere centrale del Cai Andrea Carminati e il referente per le associazioni internazionali del Consiglio centrale, Davide Avagnina hanno incontrato i vertici della Nepal Mountaineering Association
Davide Avagnina durante il suo intervento © Andrea Carminati


Il consigliere centrale del Cai Andrea Carminati e il referente per le associazioni internazionali del Consiglio centrale, Davide Avagnina, hanno portato a Kathmandu la visione del Sodalizio sullo sviluppo sostenibile nelle aree montane. Il Club alpino italiano infatti, è stata l’unica grande associazione italiana, insieme a Legambiente a partecipare all’ultima edizione del World Social Forum in Nepal. Il summit si è tenuto dal 15 al 19 febbraio 2024 e ha riunito più di 1200 associazioni che si sono confrontate sui grandi temi d’attualità, primo fra tutti la crisi climatica.

Davide Avagnina e Andrea Carminati incontrano i vertici della Nepal Mountaineering Association © Andrea Carminati 

Il tema della frequentazione sostenibile 

Sabato 17 febbraio, Carminati e Avagnina hanno partecipato al panel “Save the Glaciers, mountains, environments and people” dedicato all’importanza delle montagne e del patrimonio rappresentato dai ghiacciai, che in tutto il mondo stanno scomparendo per l’innalzamento delle temperature. In quell’occasione, Avagnina si è soffermato sui contenuti del 101esimo congresso del Cai “La montagna nell’era del cambiamento climatico”, in particolare, il tema delle frequentazione sostenibile.

«A nostro avviso una frequentazione più sostenibile della montagna è possibile: da una parte è necessario lavorare sulla formazione delle persone, affinché acquisiscano una migliore sensibilità rispetto alle problematiche ambientali scegliendo anche adeguate buone pratiche. Dall’altra è necessario soffermarsi sui materiali, per una scelta più orientata al contenimento dell'inquinamento. L'ultimo aspetto riguarda il trasporto delle persone, scegliendo l'utilizzo di soluzioni di trasporto collettivo, come gli autobus e, dove è possibile, treni, ma sicuramente evitando automobili o altri veicoli a motore come gli elicotteri. Tuttavia, questo tipo di azioni devono essere sostenute dagli attori del governo locale», ha dichiarato Avagnina durante il suo intervento.

© Andrea Carminati

L’incontro con la Nepal Mountaineering Association 

La frequentazione sostenibile e la difesa del territorio montano sono stati al centro anche dell’incontro con la Nepal Mountaineering Association, avvenuto in occasione dell’evento. Avagnina e Carminati hanno dialogato con il presidente dell’NMA Nima Nuru Sherpa, il vicepresidente Thakur Raj Pandey e il direttore Jinesh Sindurakar. I temi affrontati equivalgono ad altrettante proposte di collaborazione tra le due associazioni: in particolare, si sono soffermati sulla condivisione nel campo della formazione: il Cai forma le loro guide e sherpa in Italia, in inverno. Mentre il NMA accoglie i giovani soci in Nepal. Senza dimenticare il tracciamento GPS dei sentieri delle valli nepalesi con più presenze turistiche, partendo dalla regione del Khumbu e una possibile collaborazione per implementare le attività del laboratorio-Osservatorio Internazionale “Piramide” sull’Everest di concerto con l’associazione Ev-k2-CNR che gestisce la struttura. Infine, è sul tavolo anche una possibile collaborazione per la costruzione o il restauro delle scuole destinate alla popolazione himalayana.