Una strada forestale sul sentiero che porta all'orrido di Botri

Lo scorso 5 febbraio 2024, il comitato per la tutela della Val di Lima e Val Fegana ha indetto una protesta per bloccare il progetto e l’inizio dei lavori
Il Sentiero che porta all'orrido di Botri © Stefano Pinori


Lo scorso 5 febbraio 2024, il comitato per la tutela della Val di Lima e Val Fegana ha indetto una protesta davanti alla sede dell'Unione dei comuni della Media Valle del Serchio a Borgo a Mozzano, per bloccare il progetto e l’inizio dei lavori della strada forestale che porta all’orrido di Botri, in provincia di Lucca. La strada dovrebbe sorgere su un sentiero storico, che si stacca dall’antica Strada Ducale che univa Lucca a Modena passando per l’alta Foce di Giovo a quasi 1700 m. «Un sentiero che sarà irrimediabilmente spianato e distrutto. Una strada forestale lunga quasi 1 km, larga 3 m (è a fondo chiuso) che non ha nessuno scopo oltre a quello di fare i lavori per la sua realizzazione. I rivendicati obiettivi del progetto (controllo antincendio - in una faggeta sopra 1200 m che non ha mai visto fuoco, sfruttamento forestale e manutenzione stradale), porterebbero reale e ben maggior beneficio se venissero programmati sulle molte criticità esistenti in zona più a valle», scrive il socio del Cai Pontedera, Stefano Pinori, in una lettera inviata alla redazione de Lo Scarpone.

Il piano dei lavori è stato approvato dall’Unione dei  comuni della Media Valle del Serchio, del comune di Bagni di Lucca e dalla Regione Toscana. «Chi in veste di esecutore, chi di progettista e chi di organo competente alle autorizzazioni hanno prodotto un esempio di quanto l’incompetenza, l’incapacità e l’ignoranza della classe politica che rappresentano, porti alla mancata tutela e valorizzazione di un patrimonio inestimabile, arrecando un incalcolabile danno, da un lato economico, dall’altro alla tradizione, alla storia e alla cultura del territorio di Bagni di Lucca», spiega il comitato. 

«Il progetto già nel titolo è subdolo (o poco preciso…): “Adeguamento del tracciato stradale forestale a servizio del complesso forestale…”: ma questa non è una strada (non lo è mai stata) ma un sentiero storico. E non importa se dalla mappa catastale il sentiero risulta come “strada vicinale”, anche l’Appia Antica era una strada, ma nessuno si sognerebbe per questo di allargarla e asfaltarla. Oltre a questo, il sentiero che verrebbe trasformato in strada ricade per intero all’interno dell;Oasi di Protezione Orrido di Botri, a poche centinaia di metri della Riserva Naturale Orrido di Botri e di una Zona Speciale di Conservazione», continua Pinori. 
 

Verso l'orrido di Botri © Stefano Pinori

Il sentiero, nel dettaglio 

Il Sentiero dei Carbonai parte dal Col della Piastra a 1242 m, poco oltre il Rifugio Forestale Casentini, sulla Strada Ducale tra Tereglio e Foce al Giovo (LU). Con un percorso ad arco a mezza costa, sempre in una bellissima faggeta e superando diversi rami del Rio Mariana, il sentiero va a ricongiungersi al sottostante sentiero 14 del CAI di Lucca, poco a valle dell’amena radura del Colle delle Prada a circa 1300 m, sotto all’Alpe delle Tre Potenze (m 1935), caposaldo geografico e storico di tutta l’area (era il confine di tre stati, Ducato di Modena, di Lucca e Granducato di Toscana).