Si parlerà di
Sentiero Italia CAI e di turismo lento e responsabile
mercoledì 21 aprile al Corso di laurea in
Scienze della Montagna dell'Università degli Studi della Tuscia. Il Vicepresidente generale del Club alpino italiano
Antonio Montani e il viaggiatore
Gian Luca Gasca saranno i relatori del seminario online
“Sentiero Italia, turismo di prossimità e turismo responsabile”, in programma dalle 17 alle 19.
Turismo outdoor e riscoperta dell'Italia interna
Montani e Gasca dialogheranno sulle opportunità, per il crescente turismo outdoor, rappresentate da un itinerario escursionistico che tocca tutte le regioni del nostro Paese. Un percorso rivisto, recuperato e rilanciato dal Cai che oggi rappresenta un grande bacino di opportunità per la scoperta del territorio montano alpino e appenninico, con le sue tradizioni e culture vive e profonde.
«7200 chilometri e 500 tappe. Sono questi i numeri del Sentiero Italia CAI, itinerario escursionistico che attraversa le Alpi, gli Appennini e le due isole maggiori, abbracciando idealmente l’intero Paese», si legge nella nota del Corso di laurea. «Una realtà da scoprire in modo sostenibile, con un approccio slow».
Antonio Montani e Gian Luca Gasca
Il Vicepresidente
Antonio Montani, architetto e figlio di una guida alpina, segue in prima persona l’attuale riedizione del
Sentiero Italia CAI.
Gian Luca Gasca, collaboratore fisso di
Meridiani Montagne e di
Montagna.tv, è attualmente impegnato nel progetto
“Linea 7000”: una serie di otto trekking lungo tratti del sentiero all'interno delle aree protette, che raggiungerà dalla città più vicina utilizzando esclusivamente i mezzi pubblici.
Le guide e lo speciale di Meridiani Montagne dedicati al sentiero
I due relatori accenneranno anche alla
collana di guide “Sentiero Italia CAI” (edita da
Idea Montagna con la collaborazione del Cai), il cui primo volume uscirà il 20 aprile, e al
numero speciale di
Meridiani Montagne dedicato al tracciato (in edicola da martedì scorso).
“Sentiero Italia, turismo di prossimità e turismo responsabile” è organizzato con la collaborazione del
Club alpino italiano e della
Sabina Universitas di Rieti.
Per seguire il seminario
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